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domenica 3 gennaio 2010

Ritorno a casa

Se è vero che molti segnali di micro e macro economia indicano un progressivo avvicinamento all'uscita dal tunnel della crisi, è altrettanto vero che la crisi non è affatto finita e quindi come si giustifica questa tenuta del fondamentale mercato immobiliare?
In primo luogo con l'enorme liquidità che si trova sul mercato in seguito alle iniezioni massicce effettuate dalle banche centrali per scongiurare una recessione ancora più grave di quella del '29. Ma non solo. Un contributo non indifferente viene dai guadagni di borsa realizzati da chi non ha creduto che nell'autunno-inverno 2008 fosse giunta la fine del mondo e ha comprato quando il valore delle azioni era sceso a livelli infimi. Ora si è diffuso il convincimento, fondato o meno, che prima di una ripresa definitiva dell'economia ci debba essere una nuova, meno grave ricaduta, sì che il grafico dell'andamento del prodotto interno lordo (pil) vada a formare una sorta di W ma con le punte centrali più basse del carattere riprodotto.
Dove mettere allora la liquidità realizzata con i guadagni in borsa in previsione di una discesa primaverile dei mercati? Non c'è niente di meglio degli immobili, che da sempre, comunque, a medio e lungo termine hanno protetto il capitale, specialmente in Italia.

- Paolo Panerai, Milano Finanza, 24 Dicembre 2009