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venerdì 10 settembre 2010

La ripresa del mattone. Più compravendite e mutui

Il mattone torna a tirare. Dopo tre anni di caduta continua, le compravendite nel primo trimestre dell'anno sono aumentate del 2,3% tendenziale rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Così i mutui, sempre nello stesso periodo di tempo, sono balzati del 13,7%. Complice l'effetto scudo fiscale con la sua iniezione di liquidità di oltre 100 miliardi di euro, per la prima volta dal 2007 il mercato immobiliare ha registrato una certa vivacità. I dati sono stati diffusi ieri dall'Istat che ha ricordato come il primo trimestre del 2009 sia stato contrassegnato dalla maggior contrazione (-16,1%) avvenuta negli ultimi anni. Questo per dire che la strada per recuperare il terreno perduto delle quotazioni immobiliari dopo il crollo innescato dalla bolla americana, è ancora lunga.

In dettaglio nel primo trimestre sono stati registrati 190.728 contratti di compravendita, per il 93,2% riferiti a immobili uso abitazione e accessori (box ecc.) per il restante 6,1% per alloggi a uso economico. Scomponendo i dati la crescita del mercato della casa è in realtà del 3% mentre gli immobili a uso economico continuano a registrare un andamento negativo superiore al -5%. Maggior vivacità la dimostra il Nord-Est con un +3,7% mentre nel Nord Ovest e nelle isole aumenti più contenuti pari a +1,5% e +1,1%.

I mutui stipulati sono stati 179.654 di cui il 59% con costituzione di ipoteca immobiliare e il 41% senza. In questo settore l'andamento è molto diverso rispetto al trend della compravendita. Tanto è vero che nel Nord Est sono aumentati dell'8,2% mentre al Sud e nelle isole gli incrementi sono stati di oltre il 22%.

Le cifre pubblicate dall'Istat sorprendono non poco gli esperti di Nomisma, l'istituto economico fondato a Bologna da Romano Prodi, che appena due mesi fa - nel secondo rapporto sul mercato immobiliare - avevano registrato un aumento delle compravendite nel primo trimestre del 4% ma con un livello del 30% inferiore a quello del 2007, «quando sull'anno si stipulavano oltre 800 mila compravendite di abitazioni».

«L'impressione è che il mercato della casa si stia stabilizzando - commenta Luca Dondi, analista immobiliare di Nomisma - ma bisogna ancora capire quanto ha inciso la droga da scudo fiscale che sicuramente ha influito sulla ripresa degli investimenti sul mattone». I dati Istat sui mutui sembrano poi molto ottimistici, continua Dondi e «ci lasciano un po' perplessi anche perché vanno in controtendenza: se è vero che la liquidità per il rientro dei capitali ha stimolato il mercato i mutui, peraltro ora molto più difficili da ottenere dalle banche, dovrebbero essere in contrazione e non in forte crescita». Bisognerà attendere il prossimo rapporto immobiliare Nomisma - in uscita il 20 novembre - per una più attenta valutazione di queste cifre.

- Roberto Bagnoli, Corriere della Sera, 9 settembre 2010