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domenica 12 agosto 2012

Lavorare con scrupolo o uscire dal mercato

Con il numero di compravendite in costante calo (-19,6% nel primo trimestre secondo i dati dell'agenzia del Territorio), il mondo degli agenti immobiliari si sta organizzando per arginare la crisi. E, visto che la necessità aguzza l'ingegno, di questi tempi non mancano le attività che fino a qualche anno fa non erano considerate redditizie dagli operatori. A cominciare dall'assistenza per l'acquisto di immobili presso le aste giudiziarie.
«È un settore che in passato veniva seguito solo dai professionisti – spiega Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip – ma che ora vede sempre più privati tra gli acquirenti. Gli sconti sui prezzi di mercato sono molto interessanti, ma occorre essere assistiti da esperti per non commettere errori. E qui gli agenti immobiliari stanno trovando un buon canale di attività».
Si gioca anche d'anticipo, tramite le attività legate al precontenzioso. Una novità che la dice lunga sulla volontà delle banche di non trovarsi coinvolte in vendite all'asta. Il funzionamento è semplice: dopo 2 o 3 rate di mutuo non pagate la banca creditrice attiva le procedure legate ai crediti incagliati. Il fatto nuovo consiste nella verifica delle condizioni del debitore, che viene invitato a vendere l'immobile se non più in grado di onorare il prestito. Ma subito, senza le procedure giudiziarie. Questo consente di ottenere il massimo prezzo di vendita ed eliminare i costi del procedimento.
Fiaip ha attivato una convenzione: la banca segnala l'agente associato al quale, se d'accordo, affidare il mandato a vendere. In questo modo l'istituto attiva una moratoria di 6 mesi sul debito. Secondo i dati forniti da Fiaip, negli ultimi 4 mesi sono stati oltre 300 gli immobili venduti con questa procedura.
Sempre in tema di attività alternative alla classica compravendita, le associazioni si stanno muovendo verso la mediazione per la cessione del patrimonio pubblico. Lo scopo è riuscire a far assegnare ai mediatori locali la vendita di immobili di valore fino a 10 milioni. «E poi c'è lo sviluppo verso l'estero – spiega Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa –, i mediatori più attenti sono attivi per vendere gli immobili in portafoglio a clienti che risiedono nelle aree più interessanti del mondo: Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania sono le aree più seguite. E i risultati stanno diventando visibili». Un caso emblematico è rappresentato dal sito www.luxurideas.com, realizzato da un agente immobiliare, Maurizio Fabiani, che ha puntato tutto sull'estero: «Un grande impegno che promuove gli immobili italiani verso l'estero – spiega – Basti pensare che le quotazioni in valuta locale vengono aggiornate in automatico ogni giorno e i testi sono tradotti da madrelingua cinesi e russi. Se in Italia i clienti mancano, all'estero c'è grande richiesta per comprare nel nostro Paese. E stiamo aprendo nostri uffici in Cina e Russia per avere un contatto ancora più stretto con quelle realtà. Non c'è alternativa: o si lavora con scrupolo o si esce dal mercato».

- Maurizio Cannone, Il Sole 24 Ore, Casa 24

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martedì 7 agosto 2012

Immobiliare. 'Sentiment' orientato al pessimismo


Nel secondo trimestre si sono intensificati i segnali di debolezza del mercato immobiliare. Lo rileva il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotto da Bankitalia, che segnala che nelle valutazioni degli agenti prevalgono nettamente le indicazioni di una flessione delle quotazioni di mercato e continua ad ampliarsi il margine di sconto rispetto alle richieste iniziali dei venditori.

Le aspettative degli operatori a breve termine (per il trimestre in corso) si sono deteriorate, con riferimento sia al proprio mercato di riferimento sia a quello nazionale; oltre il 70% degli agenti si attende un'ulteriore diminuzione dei prezzi. Anche riguardo le prospettive di medio periodo del mercato nazionale (prossimi due anni), le valutazioni sono orientate al pessimismo.

In particolare, nel secondo trimestre la quota di agenti che ha segnalato una diminuzione dei prezzi rispetto al periodo precedente ha continuato ad aumentare, al 74,4% dal 69,1% della precedente indagine: la tendenza al ribasso è più intensa al Centro (78,4%). La percentuale di agenti che nel secondo trimestre ha riportato un aumento delle quotazioni si è pressochè annullata. La quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile ha segnato una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2011 (da 69,3% a 62,7%); il calo rispetto al primo trimestre del 2012 è stato pari a quasi un punto percentuale ed è per intero ascrivibile alla flessione osservata nelle aree non urbane.

Si è interrotta in aprile la progressiva flessione della percentuale di acquisti di abitazioni effettuata con accensione di un mutuo ipotecario, tornata sui livelli di fine 2011 (al 64,7%, dal 60,4% registrato nell'inchiesta di gennaio). L'aumento è diffuso a tutte le aree del paese con l'eccezione del Sud (dove la quota è scesa sotto il 60%); è risultato particolarmente marcato nel Nord Est (di quasi 10 punti percentuali rispetto al sondaggio precedente).

In luglio il saldo percentuale tra giudizi favorevoli e sfavorevoli sulle attese a breve termine, riferite al terzo trimestre di quest'anno, è fortemente peggiorato, a -53,5 punti percentuali da -39,8 nella rilevazione precedente. Anche con riferimento al mercato nazionale le attese rimangono orientate al pessimismo. Circa quelle a breve termine (terzo trimestre dell'anno in corso) la quota di agenti che riportano un peggioramento delle prospettive è salita al 64%, dal 57% in aprile; il saldo percentuale fra attese di miglioramento e di peggioramento si è portato a -62,2 punti, da -54,4.

- Milano Finanza, 7 agosto 2012

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