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mercoledì 26 settembre 2012

Giù compravendite e prezzi ma raddoppia il numero di case in affitto


Immobili: Istat, -17% compravendite in I trimestre 2012, -50% mutui -2-

L'Istat spiega che nel periodo di riferimento il 92,9% delle convenzioni di compravendita ha riguardato immobili per abitazione, il 6,3% unita' immobiliari a uso economico. "Nel primo trimestre 2012 - si legge nella nota dell'Istituto - rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si registrano variazioni tendenziali negative in tutte le ripartizioni territoriali per entrambe le tipologie di compravendita. Le compravendite di unita' immobiliari in totale diminuiscono in maggior misura al Centro (-21%), nelle Isole (-18,1%) e nel Nord-est (-17,8%); le diminuzioni tendenziali registrate al Nord-ovest (-14,7%) e al Sud (-14,2%) sono piu' contenute ed inferiori a quella media nazionale (-16,9%). L'andamento e' analogo per le compravendite di unita' immobiliari ad uso abitazione ed accessori. Anche per le compravendite ad uso economico e' il Centro (-22,4%) a registrare il calo tendenziale piu' marcato; e' superiore a quella media nazionale (-11,8%) la diminuzione osservata al Nord-est (-18,4%), mentre le flessioni minori, e sensibilmente al di sotto della media nazionale, si registrano al Sud (-7,8%) e, in particolare, nel Nord-est (-1,9%). E' sostanzialmente in linea con il dato nazionale la variazione tendenziale negativa osservata nelle Isole (-11,7%)". Quanto alla ripartizione territoriale dei mutui, per quelli "senza costituzione di ipoteca immobiliare e' il Centro, con una diminuzione tendenziale del 74,5%, a registrare la flessione piu' marcata; il calo minore si rileva nelle Isole (-53,9%)

Sono inferiori a quella media nazionale (-63,6%) le variazioni tendenziali osservate al Nord-est (-61,4%), al Sud (-60,8%) e al Nord-ovest (-59,7%). Per i mutui garantiti da ipoteca immobiliare il calo tendenziale maggiore si registra nelle Isole (-45,8%) ed e' superiore a quella media nazionale (-39,2%) anche la diminuzione tendenziale osservata al Sud (-41,3%); inferiori sono le flessioni osservate nel Centro (-37,8%) e nel Nord-est (-36,8%). In linea con il dato medio nazionale e' la diminuzione osservata nel Nord-ovest (-39,2%)".

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Immobili: in 1° semestre locazione cresce a velocita' doppia rispetto a vendita

Se il sogno degli italiani e' sempre la casa ora, complice la crisi, l'obiettivo non e' piu' l'acquisto bensi' l'affitto: nel primo semestre 2012 la domanda di immobili in locazione e' cresciuta a un ritmo due volte superiore rispetto a quella degli immobili in vendita e il trend si conferma anche sul fronte dell'offerta.

  Queste le prime evidenze emerse dall'analisi del mercato immobiliare residenziale nel primo semestre 2012, elaborata da Immobiliare.it sulla base delle rilevazioni effettuate sugli oltre 700.000 annunci presenti quotidianamente sul sito. Lo studio rivela che, da gennaio a giugno, il prezzo medio di vendita delle abitazioni nei capoluoghi italiani e' sceso del 2,7%.
"La difficolta' ad ottenere un mutuo ha reso l'iter per l'acquisto di una casa sempre piu' complesso", dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it, "ed e' naturale che gli italiani abbiano dirottato il loro interesse verso soluzioni in affitto, pur perdendo i vantaggi del risparmio forzoso che garantisce l'acquisto di una casa; il calo dei prezzi di vendita degli immobili e' diretta conseguenza di questo fenomeno".

Le rilevazioni sul fronte della domanda di compravendita indicano un trend positivo, interrotto solo nel mese di giugno, che ha portato a una crescita complessiva della domanda del 10%. Un dato positivo, ridimensionato pero' se confrontato con il ritmo di crescita (doppio) della domanda di appartamenti in locazione. Anche sul fronte dell'offerta di case in vendita si registra un incremento deciso (+9%), ma, ancora una volta, inferiore a quello che ha interessato gli affitti (+16%).

Le ragioni del fenomeno non sono da ricercare solo nelle dinamiche dell'economia, ma anche nei cambi normativi che hanno interessato il settore immobiliare. Ô questo il caso dei tanti proprietari di immobili, magari con necessita' di liquidita' e difficolta' di vendita, che hanno preferito concedere in locazione il bene posseduto per evitare di sostenere la nuova tassazione Imu per immobili inutilizzati.

Analizzando le citta' italiane dal punto di vista sia geografico sia di densita' di popolazione, si nota come tutto il territorio nazionale sia contraddistinto da un calo dei prezzi medi di vendita. La maglia nera spetta al Sud e alle isole - con la Sardegna che raggiunge quasi il -7%, seguita da Basilicata e Puglia che si attestano a -4% - anche se al Nord non va meglio, con decrementi che superano il 5%, fatta eccezione per Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige dove si segnalano dati positivi. Solo il Centro Italia sembra tenere: qui il livello di decrescita si arresta all'1,1% e l'Abruzzo - unica regione italiana - segna dati positivi in ogni Provincia.

Se si tiene conto delle dimensione delle citta', invece, si registrano significative differenze: nei centri di grandi dimensioni (che superano cioe' i 250 mila abitanti) la contrazione dei prezzi e' stata, in media, piu' rilevante (-3,4%) rispetto a quella evidenziata nelle citta' piu' piccole (-1,5%). Tra i capoluoghi fanalino di coda della classifica e' la citta' di Venezia (-8,0%) seguita da Palermo (-7,5%), mentre Roma e Milano "tengono" registrando rispettivamente -1,0% e -1,9%.

- MF Dow Jones News, Borsa Italiana, 25 settembre 2012

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