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domenica 16 settembre 2012

Niente credito, compravendite "in picchiata"


Nell'immobiliare nessuna bolla ma il mercato è sempre negativo: -9,6% nelle compravendite nel primo trimestre. La domanda di abitazioni è ancora forte, ma non si trova il mutuo.

Nell'attuale fase del ciclo immobiliare si è registrato un deciso calo delle compravendite residenziali in Italia (-31,2% nel quinquennio 2007-2011 e -9,6% nel primo trimestre 2012 su base annua), a fronte di una flessione dei prezzi delle abitazioni sensibilmente più contenuta. Questi i dati della nota sul mercato residenziale italiano elaborata dall'Ance da cui emerge che «non vi sono i segnali per una bolla immobiliare nel settore residenziale, contrariamente a quanto è avvenuto, e sta avvenendo, in altri paesi, europei e non». Secondo l'Ance «la crescita della popolazione, e soprattutto delle famiglie italiane, osservata nell'ultimo decennio, sostiene una domanda potenziale che ha impedito che i prezzi delle abitazioni scendessero in misura significativa. Infatti, a fronte del forte aumento del numero dei nuclei familiari, si è invece assistito a una progressiva riduzione della produzione di nuove abitazioni. Dal confronto tra abitazioni messe in cantiere e nuove famiglie, risulta pertanto un indicatore di fabbisogno potenziale complessivo di circa 596.000 abitazioni».

Per il presidente dell'associazione, Paolo Buzzetti, nel nostro Paese esiste dunque una domanda insoddisfatta di casa ma la crisi del credito impedisce a questa domanda di trovare uno sbocco. E' necessario quindi riattivare i mutui soprattutto a favore delle giovani coppie e mettere in moto politiche che favoriscano l'accesso al bene casa.

- Il Sole 24 Ore, 7 settembre 2012