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lunedì 5 novembre 2012

Vendite al crocevia tra mutui redditi e prezzi

La crisi dell'immobiliare determina una situazione in cui ciascun attore della filiera tende a scaricare la colpa sugli altri. Alla chiusura del Meca (Fiera-Mercato Milanese della Casa) 2012 Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista.it, fa il punto della situazione, ponendo l'accento su un fattore chiave: tutti gli attori del mercato devono cooperare.

Nel corso de 2012 l'accento degli operatori si è spostato dai prezzi alla mancata erogazione dei mutui da parte degli istituti di credito. Il problema è serio, ma non è l’unico e viene da lontano. La domanda è depressa per la mancanza di prospettive del mondo del lavoro e questa inquietudine non può che rendere il consumatore più cauto.

Tuttavia, ascoltando tutte le “campane” della filiera ho visto emergere dal Meca concreti segnali di risveglio del settore, con soggetti più propensi  a mettersi in gioco rispetto al passato,  anche se gli interessi di categoria impediscono talvolta di guardare con serenità  la realtà dei problemi per trovare efficaci soluzioni.

Nell'accesso al bene casa il problema mutui è un grosso problema, forse il principale. Ma se il meccanismo si inceppa sullo scoglio del rapporto rata/reddito significa o che i redditi sono troppo bassi o che i prezzi di mercato sono troppo elevati o – che è peggio -, tutte e due le cose. Anche l’intervento delle istituzioni è piuttosto timido si sul fronte delle politiche di rilancio della domanda privata attraverso incentivi fiscali e regolativi, che sul fronte delle operazioni di ristrutturazione, riuso, riqualificazione. A questo si aggiungono le spese per l’acquisto della prima casa (spese accessorie, agenzia, notaio, iva, etc..) che gravano in maniera affatto irrisoria sul budget delle famiglie.

In buona sostanza mi pare di poter dire che se c’è la volontà, da parte di chi opera in questo mercato, di andare incontro alle esigenze di maggiore informazione, chiarezza trasparenza del consumatore, ancora si fa fatica ad uscire dallo schema del credito, anche se il rent to buy (affitto per periodo transitorio 4-5 anni, finalizzato all'acquisto dell'immobile da parte dell'inquilino) è una proposta concreta, ma ancora molto lacunosa sul fronte della scrittura.

Tuttavia la ricerca di una via di uscita per ridurre il peso della leva finanziaria dice quanto stiano mutando rapidamente i comportamenti di tutti gli operatori. Mentre si chiude la seconda edizione del Meca,  la sensazione che il mercato ripartirà quando tornerà la fiducia e questo è un processo già in marcia dal momento che una rassegna come quella che si è appena chiusa a Palazzo Giureconsulti, è riuscita nell’intento lodevole di riannodare i fili della comunicazione tra acquirente, venditore, banca, agente e notaio. probabile che se ognuno farà la sua parte avremo operatori pronti ad affrontare le sfide in questa questa nuova fase di mercato.

- Idealista.it, mercoledì 31 ottobre 2012

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