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mercoledì 29 giugno 2016

Prezzi delle case scesi del 40% in 8 anni. Ma il peggio è passato

Dal primo semestre del 2007 al secondo semestre del 2015 a livello nazionale i valori immobiliari sono diminuiti del 38,7% con il momento peggiore rappresentato dal 2012. Lo rileva Tecnocasa in uno studio in cui evidenzia come le grandi città hanno retto meglio: in particolare Milano, dove gli immobili hanno lasciato sul terreno il 27,8% del loro valore, a seguire Firenze con -30%, Roma con -33,3%, Verona con -36,3% ed infine Palermo con -38,2%. Il risultato peggiore è stato invece quello di Genova con -47,2%.
In generale in tutte le città le aree centrali delle città sono quelle che hanno visto i valori diminuire in modo minore rispetto a quelle periferiche.

- Ansa, 28 giugno 2016

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venerdì 17 giugno 2016

Roma. Mercato della casa al ballottaggio

Domenica 19 giugno si svolgeranno i ballottaggi in quei Comuni dove i sindaci non sono stati eletti al primo turno. A votare saranno anche i cittadini di Roma, Milano e Napoli. Nella Capitale il ballottaggio tra Raggi e Giachetti si svolge anche sul piano immobiliare. Vediamo quali sono le proposte dei due candidati.

Proposte Raggi

Gli 11 passi per Roma del programma Cinquestelle di Virginia Raggi riguardano anche il problema della casa e della riqualificazione della città. In particolare il programma della Raggi stabilisce

Linee di azione

È necessario recuperare gli immobili di edilizia agevolata sottratti alla propria finalità per immettere sul mercato alloggi pubblici in locazione a canoni non solo “sociali” ma accessibili per tutti;

Il Comune, di concerto con l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (A.T.E.R.), deve dare attuazione immediata alle priorità, le linee di assetto del sistema residenziale pubblico e privato per sostenere il disagio abitativo;

Il sistema abitativo deve essere considerato come un servizio pubblico facendo dunque rispettare le norme ai concessionari e quelle relative all’accesso agli alloggi pubblici, i cui principi fondamentali sono: A) Rafforzamento dei controlli previsti dalla convenzione, disciplinare e atto d’obbligo; B) Affermazione del principio secondo il quale “gli alloggi non si ereditano” o in caso di trasferimento di proprietà “non perdano il loro scopo sociale” applicando controlli incisivi e repentini sul territorio; C) Verifica periodica della permanenza dei requisiti;

Progressiva introduzione di strumenti diversi (ad esempio, l’autorecupero) per agevolare la disponibilità di alloggi popolari.

Tre priorità

Tutelare il patrimonio immobiliare in edilizia agevolata e/o convenzionata ripristinando la legalità sia per i canoni di locazione che per le vendite di tali alloggi e punendo la speculazione dei costruttori/concessionari;

Completare il censimento del patrimonio immobiliare comunale che deve essere messo a disposizione degli aventi diritto, eliminando tutte le situazioni di privilegio; restituire casa a chi ne ha veramente diritto e sostenere i nuclei familiari in difficoltà attraverso la messa a disposizione di alloggi a canoni adeguati.

Avviare progetti di auto­recupero per immobili pubblici abbandonati da ristrutturare o adeguare all’uso abitativo;

Programma Giachetti

Riqualificare lo spazio urbano attraverso un censimento delle opere incompiute, lasciate a metà, per problemi amministrativi, finanziari e incuria.

La trasformazione dei rifiuti in risorsa, con la differenziata al 65% in cinque anni, centri per il riuso e una diminuzione della Tari del 20%.

Piano per il superamento dell'emergenza casa, tagliando le liste d'attesa e sostituendo il sistema dei residence con i buoni casa

Un piano strategico per la città al 2030 elaborato con istituzioni, università, imprese, associazioni, parti sociali.

Tassa di turismo: rimoduleremo la tassa di soggiorno in modo da incentivare il turismo familiare e giovanile.

- Idealista, 15 giugno 2016

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mercoledì 8 giugno 2016

I fattori che spingono la ripresa immobiliare

Dal mercato immobiliare arrivano segnali di ripresa. Il primo trimestre 2016 consolida i dati positivi emersi nel corso del 2015. E’ improbabile però che si torni ai livelli del 2007, quando sono state registrate 877.000 transazioni. Più ragionevole pensare a livelli che si aggirano tra le 500.000 e le 600.000 transazioni. Lo ha detto a idealista news il direttore centrale dell’Osservatorio del mercato immobiliare e servizi estimativi, Gianni Guerrieri.

Guerrieri ha spiegato anche quali sono i fattori principali che hanno portato il mercato delle abitazioni a segnare nel 2015 un +6,5%, per un totale di circa 449.000 unità compravendute. Una crescita rispetto al 2014, quando era stato registrato un +3,5%. In particolare, ha parlato di un fabbisogno abitativo che spinge all’acquisto, dei bassi tassi di interesse sui mutui, di un migliore accesso al mutuo e del calo dei prezzi nominali. Ma non solo.

Sono mutate anche le aspettative delle famiglie. A tal proposito, Guerrieri ha sottolineato il fatto che l’acquisto di un immobile, in particolare di un’abitazione, rappresenta un acquisto di lungo/lunghissimo periodo per una famiglia. "Per acquistare un’abitazione – ha spiegato il direttore centrale dell’Omise – non si fa conto soltanto sul reddito corrente, ma si fa conto anche sul risparmio passato e sulla possibilità di redditi futuri. Se quindi le condizioni economiche portano aspettative pessimistiche sul futuro, è evidente che una famiglia non si imbarca nell’acquisto di un’abitazione. Diversamente, laddove le aspettative migliorano, migliora anche la propensione all’acquisto. E il clima futuro calcolato dall’Istat è nettamente migliorato nel 2015 rispetto al 2014".

Ma, come evidenziato, "c’è un ragionamento da fare sul più lungo periodo e che riguarda i tassi di risparmio". Guerrieri ha spiegato: "Fino a metà Anni ’90 si registrava un 20% dei tassi di risparmio del reddito delle famiglie, adesso siamo intorno all’8%. Ciò significa che la capacità di accumulazione del risparmio delle famiglie è molto più bassa. E’ un dato che certamente è determinato dalla crisi, bisogna però vedere se si tratta anche di un mutamento delle condizioni sia dei modelli di consumo sia del sistema pensionistico. In quest’ultimo caso, in particolare, per arrivare a una pensione un po’ più robusta diventa necessario fare una pensione complementare. Ne consegue che se si risparmia per quel verso, ovviamente, si riducono le possibilità di risparmiare per la casa. Questo è un tema che non è all’ordine del giorno, non è un problema che si manifesta oggi, ma è un tema di medio-periodo, che inciderà probabilmente sui volumi del mercato immobiliare".

- Idealista, 6 giugno 2016

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