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mercoledì 26 luglio 2017

Terzo anno di recupero per le transazioni immobiliari

Il mercato immobiliare continua a essere caratterizzato da un trend positivo. Nel primo trimestre l'aumento di abitazioni è stato pari all'8,6% (+32,5 dal 2014, anno della ripresa) il che lascia prevedere, secondo l'Ance, che a fine anno si raggiungeranno le 550mila compravendite. Un buon andamento sostenuto dai bassi tassi di interesse e dalla maggiore disponibilità delle banche, mentre i prezzi rimarranno anche quest'anno in terreno negativo.

Il 2016 rappresenta, pertanto, il terzo anno consecutivo di crescita delle compravendite residenziali, riportandosi ai livelli di poco inferiori a quelli del 2011 (581.446). Complessivamente dal 2014, anno di inizio della ripresa del mercato immobiliare residenziale, il numero di abitazioni compravendute è aumentato del 32,5%. La previsione, formulata dall’Ance, per l’anno in corso è di circa 550mila compravendite di abitazioni, in ulteriore aumento rispetto all’anno precedente.

L’aumento registrato nel primo trimestre 2017 (+8,6%) coinvolge sia i comuni capoluogo che i comuni non capoluogo ed è esteso a tutte le aree geografiche. Per i comuni capoluogo si registra una crescita tendenziale dell’8,7% rispetto allo stesso trimestre del 2016 ed un aumento sostanzialmente analogo si osserva per i comuni non capoluogo +8,6%.

Dai dati dell’Agenzia delle Entrate, ancora non è possibile desumere quante abitazioni compravendute si riferiscono ad immobili nuovi da quelle esistenti. L’Ance, sui dati di un recente studio del Consiglio Nazionale del Notariato , stima che circa il 20% delle compravendite deriva da atti di transazione aventi ad oggetto immobili residenziali nuovi. La quota preponderante, ovvero circa l’80%, delle abitazioni compravendute si riferisce ad immobili esistenti.

Questi ultimi, infatti, in questi anni di profonda crisi del settore delle costruzioni ed in particolare delle nuove abitazioni, hanno sostenuto gli investimenti legati alla manutenzione straordinaria del patrimonio abitativo giungendo a rappresentare nel 2017, secondo stime Ance, il 37,7% del valore complessivo degli investimenti in costruzioni.

Questo comparto, infatti, è stato l’unico a mostrare una crescita dei livelli produttivi: dal 2008 al 2016 gli investimenti di recupero in edilizia residenziale sono aumentati del 20,4%, a fronte di una perdita del 36,4% per le costruzioni nel complesso, grazie anche all'effetto di stimolo degli incentivi fiscali legati alla riqualificazione e all’efficientamento energetico.

Nuovamente interessante l'investimento immobiliare

Che l’investimento immobiliare sia tornato ad essere nuovamente interessante è un dato di fatto. Anche la rilevazione trimestrale dell’Istat sulle intenzioni di acquisto di un’abitazioni da parte delle famiglie conferma il costante interesse verso il bene casa. La quota di famiglie che dichiara di essere interessata all’acquisto di un’abitazione ad aprile 2017 è pari al 2,3% in lieve aumento rispetto alle precedenti rilevazioni e comunque ben al di sopra dei livelli del secondo trimestre 2013 (1%).

Ance

Il credito sostiene la ripresa
In generale, il buon andamento del mercato immobiliare residenziale continua ad essere sostenuto, oltre ai bassi tassi di interesse, anche dalla disponibilità del settore bancario a concedere i finanziamenti. Secondo i dati di Banca d’Italia nel 2016 i mutui erogati per l’acquisto di un’abitazioni registrano un ulteriore e significativo aumento tendenziale del 20,6%. Anche i dati riferiti al primo trimestre 2017 indicano un incremento dell’11,5%.

Una riprova dell’importante ruolo del credito nell’immobiliare è l’aumentata incidenza delle compravendite finanziate con mutuo. Nel 2016 le compravendite di abitazioni realizzate avvalendosi di un mutuo, secondo l’Agenzia delle Entrate, sono aumentate del 27,3% rispetto al 2015. Contestualmente la quota di abitazioni acquistate con il ricorso al mutuo ipotecario è salita dal 45,5% del 2015 al 48,5% del 2016

La tendenza dei prezzi

L’indice Istat dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, evidenzia, nel primo trimestre 2017, una lieve diminuzione dello 0,1% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Questa tendenza risulta come sintesi di una diminuzione dello 0,4% dei prezzi delle abitazioni nuove e di una stazionarietà di quelle esistenti.

- Idealista, 20 luglio 2017

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