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venerdì 28 marzo 2025

Previsioni Nomisma 2025-2027: crescita dei prezzi e ripresa delle compravendite

Il mercato immobiliare italiano si avvia verso un triennio di stabilizzazione, con segnali positivi su prezzi e transazioni. Secondo il 1° Osservatorio Nomisma 2025-2027, presentato a marzo 2025, il settore mostra resilienza nonostante le incertezze globali, trainato da un miglioramento del potere d’acquisto delle famiglie e dalla riduzione dei tassi di interesse.

Compravendite in ripresa

Le transazioni immobiliari sono destinate a crescere, con 776.000 compravendite previste per il 2025 (+2% vs 2024), seguito da un ulteriore incremento a 782.000 nel 2026 e 2027. Questo trend è sostenuto dalla ripresa del mercato creditizio: le erogazioni di mutui torneranno ai livelli pre-Covid, con 46 miliardi di euro nel 2025, e una preferenza per i tassi fissi (oltre il 70% delle richieste).

Prezzi in lieve crescita

I valori residenziali saliranno dell’1,4% nel 2025 e dell’1,5% nei due anni successivi, trainati da città come Milano (+3,2% nel 2024) e Roma (+2,1%). Tuttavia, l’inflazione assorbe parte della crescita: in termini reali (al netto del carovita), l’aumento sarà quasi nullo. La domanda si concentra su immobili energeticamente efficienti e in zone ben servite, mentre le case vacanza perdono appeal (-28% delle motivazioni d’acquisto).

Mutui e accesso al credito: la svolta

Dopo il crollo del 2023 (-24,6% delle erogazioni), il mercato dei mutui riparte: nel 2025 si prevedono 41% di compravendite assistite da prestiti, grazie a tassi più bassi e criteri di concessione meno rigidi. Un dato significativo, considerando che il 78% degli acquirenti dipende dal credito.

Affitti in salita

La locazione resta un’alternativa cruciale, con canoni in aumento del 3,4% nel 2024 e un ulteriore +4% previsto nel 2025. La carenza di offerta (solo il 24% delle seconde case è affittato) e la domanda giovanile spingono i valori, specialmente a Milano e Bologna (+7,3% nel 2024).

Sfide future

Non mancano le criticità: il calo della popolazione (-20% al 2070) e l’aumento delle famiglie monocomponente (33% del totale) ridisegnano la domanda. Il 60% del patrimonio immobiliare è obsoleto, e gli interventi di riqualificazione richiedono incentivi pubblici. Inoltre, il 70% degli under 35 fatica ad accedere a mutui o affitti, rischiando un ulteriore calo della dinamicità del mercato.

Conclusioni

Il 2025 si profila come un anno di consolidamento, con opportunità per investitori e acquirenti liquidi. La chiave sarà puntare su aree metropolitane (Milano, Roma) e immobili a basso consumo, mentre la locazione breve offre rendimenti interessanti (fino al 14,2% a Venezia).


Luca Vona

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lunedì 17 marzo 2025

Il mercato immobiliare italiano nel 2025: prezzi, tendenze e opportunità

Se stai pensando di comprare casa, affittare un appartamento o semplicemente capire dove sta andando il mercato immobiliare italiano, il 2025 è un anno che merita attenzione. I dati di Immobiliare.it sulle quotazioni immobili a febbraio 2025 ci offrono una fotografia nitida: il settore si muove tra stabilità, crescita moderata e qualche sorpresa regionale. Ma cosa significa tutto questo per te? Scopriamolo insieme.

Prezzi in salita, ma non ovunque

Partiamo dai numeri. A febbraio 2025, il prezzo medio per comprare casa in Italia è di 2.157 €/m², un aumento del 4,76% rispetto allo stesso mese del 2024. Non è una corsa sfrenata, ma un segnale chiaro: il mattone tiene, nonostante inflazione e tassi d’interesse che hanno messo alla prova il mercato negli ultimi anni. Il Trentino Alto Adige svetta con 3.482 €/m² – una meta per chi cerca paesaggi mozzafiato e investimenti sicuri – mentre la Calabria resta la più accessibile, con appena 951 €/m². Se hai un budget limitato, il Sud potrebbe essere il tuo alleato.

Sul fronte affitti, la musica cambia poco: il costo medio è di 13,23 €/m² al mese, con la Lombardia che domina a 18,57 €/m² – Milano, ovviamente, tira la volata. All’opposto, il Molise offre affitti a 6,32 €/m², un’opzione per chi cerca tranquillità senza svuotare il portafoglio. La domanda è: conviene comprare o affittare? Dipende da dove sei e da cosa cerchi.

Le città che brillano (e quelle che arrancano)

Milano resta la regina indiscussa, con prezzi che riflettono il suo status di hub economico e culturale. Ma non è solo questione di grandi centri: regioni come il Lazio (2.570 €/m²) e la Toscana (2.528 €/m²) confermano il loro appeal, spinte da turismo e qualità della vita. Al contrario, aree come la Sicilia e la Sardegna, pur crescendo, restano sotto la media nazionale – un’opportunità per chi punta su case vacanza o investimenti a lungo termine.

Cosa ci dice il 2025?

Il +4,76% nei prezzi di vendita non è un boom, ma una crescita sana. Dopo anni di incertezze, il mercato sembra aver trovato un equilibrio. I tassi dei mutui, che nel 2024 hanno iniziato a scendere, stanno dando ossigeno a chi vuole acquistare. Eppure, non è tutto rose e fiori: la domanda di affitti resta alta, soprattutto nelle città universitarie e nei poli lavorativi, spingendo i costi mensili verso l’alto.

Il mercato immobiliare italiano nel 2025 è un puzzle affascinante: non esplode, ma cresce con calma. E in questa calma, ci sono opportunità per chi sa guardare oltre i numeri.


Luca Vona

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martedì 11 marzo 2025

Il mercato immobiliare italiano riparte nel 2025: compravendite in ripresa e domanda in crescita

Il 2025 si apre con ottime notizie per il mercato immobiliare italiano: le compravendite sono in ripresa e la domanda di abitazioni cresce a ritmi sostenuti. Secondo un recente report di Immobiliare.it Insights, pubblicato il 21 gennaio 2025, la domanda di case ha registrato un incremento del 37% rispetto all’offerta, che invece è cresciuta solo del 4%. Non solo: nel quarto trimestre del 2024 i prezzi sono aumentati del 5%, segno di una stabilizzazione del mercato che promette di consolidarsi nei prossimi mesi.

Cosa sta guidando questa ripresa?

Diversi fattori stanno contribuendo a questo trend positivo. In primo luogo, la discesa dei tassi di interesse prevista per il 2025, grazie alle politiche monetarie più espansive della Banca Centrale Europea, sta rendendo i mutui più accessibili per le famiglie italiane. Questo ha portato a una maggiore fiducia tra gli acquirenti, che si sentono più sicuri nell’investire nel mattone. Inoltre, i tempi di vendita si stanno accorciando, con una competizione crescente tra chi cerca casa, un segnale chiaro di un mercato che si sta riscaldando.

Un’opportunità per compratori e venditori

Per chi sta pensando di acquistare una casa, il 2025 potrebbe essere il momento giusto per agire: i prezzi, pur in aumento, sono ancora lontani dai picchi pre-crisi, e le condizioni di finanziamento sono favorevoli. Dall’altro lato, per i venditori si apre una finestra di opportunità: con una domanda in crescita e tempi di vendita più rapidi, è possibile ottenere ottimi risultati in tempi brevi, soprattutto nelle città più dinamiche come Milano, Roma e Torino.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Gli esperti prevedono che questa tendenza positiva continuerà per tutto il 2025, con un mercato sempre più competitivo ma stabile. Tuttavia, sarà importante monitorare l’evoluzione dei tassi di interesse e l’andamento dell’inflazione, che potrebbero influenzare il potere d’acquisto degli italiani. Inoltre, alcune aree, come le località interessate dai grandi eventi (ad esempio i Giochi Olimpici Invernali 2026), potrebbero vedere una crescita ancora più marcata.


Luca Vona

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giovedì 6 marzo 2025

Il mercato immobiliare italiano rialza la testa: i segnali di ripresa secondo Bankitalia

Il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta per il mercato immobiliare italiano. A dirlo è la Banca d’Italia, che nei suoi ultimi rilevamenti ha evidenziato un trend positivo: la domanda di abitazioni è in crescita, le transazioni immobiliari stanno aumentando e il settore sembra finalmente lasciarsi alle spalle anni di incertezze. Ma cosa sta guidando questa ripresa? E, soprattutto, quali opportunità si aprono per chi sogna di comprare casa o investire nel mattone?

Un contesto più favorevole

Secondo Bankitalia, due fattori principali stanno dando ossigeno al mercato. Da un lato, l’inflazione – che negli ultimi anni aveva messo sotto pressione il potere d’acquisto delle famiglie – sta rallentando. Dall’altro, i tassi di interesse sui mutui, pur non tornando ai minimi storici, mostrano una maggiore stabilità. Questo significa che ottenere un finanziamento per l’acquisto di una casa è diventato un po’ meno proibitivo, e le famiglie italiane stanno tornando a considerare il mattone come un’opzione concreta.
Non è un segreto che il mercato immobiliare abbia sofferto negli ultimi tempi: tra pandemia, crisi economica e rialzo dei costi, molti potenziali acquirenti avevano rimandato i loro piani. Ma i dati del 2025 raccontano una storia diversa: il numero di compravendite è in aumento, soprattutto nelle grandi città e nelle aree periferiche ben collegate, dove i prezzi restano più accessibili.

Perché è una buona notizia

Questa ripresa non è solo un numero su un grafico. Per chi cerca casa, significa più opportunità di trovare l’immobile giusto senza dover affrontare una concorrenza feroce o prezzi fuori controllo. Per gli investitori, invece, è un segnale che il settore immobiliare italiano potrebbe tornare a essere un porto sicuro, con rendimenti interessanti soprattutto nel mercato degli affitti, che resta vivace grazie alla domanda di studenti, lavoratori fuori sede e famiglie in cerca di flessibilità.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi

Certo, non è tutto rose e fiori. La Banca d’Italia invita alla prudenza: la ripresa è reale, ma fragile. Molto dipenderà dall’andamento dell’economia globale e dalle politiche abitative del governo italiano. Ad esempio, incentivi come il Superbonus (o sue eventuali evoluzioni) potrebbero accelerare ulteriormente il rilancio del settore, soprattutto per le ristrutturazioni e le case ad alta efficienza energetica, sempre più richieste.

Un’occasione da cogliere

Se stai pensando di comprare casa o di fare un investimento immobiliare, questo potrebbe essere il momento di passare dai sogni ai fatti. I segnali di Bankitalia ci dicono che il vento sta cambiando, e il mattone italiano – da sempre un simbolo di stabilità – potrebbe tornare a brillare. Che tu sia un giovane in cerca della prima casa o un investitore con l’occhio lungo, il 2025 si annuncia come un anno di opportunità.


Luca Vona

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