Rallenta il mercato immobiliare nel primo semestre del 2023. Secondo l'indagine sull'Andamento del Mercato Immobiliare di FIMAA-Confcommercio, nei primi sei mesi dell'anno sono state compravendute 350mila case, un numero solo inferiore ai 364mila scambi del 2021 e dei 400mila del 2022. Per quanto riguarda i prezzi, si registra un aumento dello 0,5%, mentre quelle esistenti addirittura dello 0,8%. L'indagine inoltre registra un aumento dei tassi di interesse dei mutui e una parte una maggiore attenzione per la classe energetica degli immobili
Rallenta il mercato immobiliare nei primi sei mesi del 2023. Il confronto con un temine di paragone eccezionalmente forte (nel post pandemia c’è stato un vero e proprio boom di compravendite), l’aumento dei tassi di interesse dei mutui, e in parte una maggiore attenzione per la classe energetica degli immobili hanno determinato una contrazione delle compravendite del 12,5%, pari a 50mila abitazioni scambiate in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto mette in evidenza FIMAA Confcommercio, nell’ultima edizione dell’Indagine sull’Andamento del Mercato Immobiliare, sottolineando che in termini assoluti, il livello delle compravendite – 350mila – nel primo semestre, dimostra ancora un mercato attivo: risulta secondo solamente ai dati del 2021 (364mila scambi) e del 2022 (400.000). I prezzi degli immobili sono tuttora in crescita: nel secondo trimestre le abitazioni nuove hanno registrato un aumento dello 0,5% e quelli delle abitazioni esistenti addirittura dello 0,8%.
“Si tratta di un rallentamento fisiologico già largamente preventivato – afferma Santino Taverna, Presidente di Fimaa –. Il mercato immobiliare nel 2021 e nel 2022 ha evidenziato performance inaspettate, ed era inevitabile attendersi una fase di assestamento. L’incremento del numero di compravendite nel post-pandemia ha dato risposta al mercato soddisfacendo una percentuale consistente di domanda”. - Idealista.it, 23 ottobre 2023