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mercoledì 3 dicembre 2025

Prezzi delle case in aumento a Roma: perché è un buon momento per vendere

Roma continua a confermarsi come uno dei mercati immobiliari più dinamici d’Italia. Le ultime rilevazioni mostrano un andamento dei prezzi in costante crescita, con differenze significative tra quartieri centrali, semicentrali e periferici.


Prezzi e tassi di crescita: cosa sta accadendo oggi

Il costo medio per acquistare una casa nella Capitale è in aumento. Ad Agosto 2025 il prezzo medio al metro quadro ha raggiunto 3.635 €/mq, segnando un incremento del 7,5% sull’anno precedente. Anche il confronto mensile evidenzia un lieve rialzo dello 0,2%.

Un report separato relativo al mese di Novembre inserisce Roma tra i capoluoghi più costosi d’Italia, con una media di 3.277 €/mq. Nello stesso periodo la città ha registrato un aumento dell’1,2%, mentre la provincia è cresciuta dell’1,9%. L’intera regione Lazio ha fatto segnare uno dei rialzi più marcati del Paese, con un +2,3%.


Una visione di lungo periodo: i trilocali nell’arco di nove anni

Osservando i dati degli ultimi nove anni, l’andamento dei trilocali mostra una crescita più moderata rispetto a quella delle grandi città del Nord. Nel 2025 il prezzo medio richiesto per un trilocale a Roma è di 3.500 €/mq, circa il 5% in più rispetto ai 3.322 €/mq del 2016. Una crescita più contenuta se confrontata con Milano (+49%) o Firenze (+36%).


Un mercato a più velocità: i quartieri romani

Come accade nelle grandi metropoli, anche a Roma la situazione varia molto da zona a zona.

Le aree più costose

Ad Agosto 2025 il Centro Storico continua a essere il quartiere più caro della città, con un valore medio di 8.624 €/mq, l’unica area a superare ampiamente gli 8.000 euro al metro quadro.

Tra i quartieri con valori superiori ai 6.000 €/mq troviamo:

  • Aventino, San Saba, Caracalla – 6.790 €/mq

  • Testaccio, Trastevere – 6.433 €/mq

  • Parioli, Flaminio – 6.279 €/mq

  • Prati, Borgo, Mazzini, Delle Vittorie – 6.182 €/mq

I quartieri con le crescite più forti

Nel confronto annuale (Agosto 2025 vs Agosto 2024), spiccano:

  • Camilluccia, Cortina d’Ampezzo  +13,9%

  • Marconi, San Paolo  +11,0%

  • Prati, Borgo, Mazzini, Delle Vittorie  +9,9%

L’evoluzione dei trilocali dal 2016

Alcune zone hanno registrato variazioni particolarmente importanti:

  • Prati-Borgo-Mazzini-Delle Vittorie-Degli Eroi  +20%

  • Bologna-Policlinico  +19%

  • Pigneto-San Lorenzo-Casal Bertone  +18%

Al contrario, alcune periferie hanno mostrato un arretramento dei valori:

  • Ponte Mammolo-San Basilio-Tor Cervara  −8%

  • Lido di Ostia-Ostia Antica-Castel Fusano  −6%

Le zone più economiche

Ad Agosto 2025 i quartieri con i prezzi più accessibili si confermano:

  • Lunghezza, Castelverde  1.809 €/mq

  • Borghesiana, Finocchio  1.892 €/mq

Sono le uniche aree che restano sotto i 2.000 euro al metro quadro.


Il quadro nazionale e il ruolo delle nuove costruzioni

L’aumento dei prezzi a Roma si inserisce in un contesto nazionale caratterizzato da un crescente interesse per le nuove costruzioni, favorito dal decreto Casa Green e dalla maggiore attenzione verso l’efficienza energetica.

Negli ultimi dieci anni il valore delle nuove abitazioni è cresciuto in media dell’1,4%, mentre le soluzioni usate hanno perso lo 0,3%. Nonostante il costo elevato delle nuove costruzioni – influenzato anche dall’aumento delle materie prime – la ricerca di immobili efficienti e sostenibili continuerà a guidare la domanda, soprattutto nelle grandi città come Roma.


Se stai pensando di vendere la tua casa a Roma, contattami per una valutazione gratuita e personalizzata. Ti aiuto a comprendere il reale valore del tuo immobile e a posizionarlo sul mercato con una strategia efficace per ottenere il miglior risultato possibile.


Luca Vona

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Amministratore unico

REA 1207532 - CCIAA di Roma

Via Flaminia, 388 - 00196 - Roma

Piazza della Libertà, 20 - 00193 - Roma

Tel. (+39) 3385970859

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giovedì 27 novembre 2025

Compravendite immobiliari in crescita. Perché il 2025 sarà un anno importante

I numeri parlano chiaro: nei primi sei mesi del 2025 sono state realizzate 373.395 compravendite, pari a quasi il 10% in più rispetto al 2024. Non si tratta di una ripresa circoscritta alle grandi metropoli, ma di un fenomeno diffuso lungo tutta la penisola.

A crescere non sono solo Milano, Roma o Bologna: molti comuni medio-piccoli stanno vivendo una fase di rinnovato dinamismo. Questo significa che lo spazio per chi cerca una casa al di fuori dei grandi poli urbani è vivo — più disponibilità, prezzi spesso più competitivi e qualità abitativa talvolta superiore.

Per chi vende, questo è un segnale importante: non si compete più esclusivamente con i mercati prime, ma in contesti dove domanda e offerta stanno tornando attive.


Le città che corrono di più

Se allarghiamo lo sguardo ai territori più dinamici, emergono alcuni protagonisti evidenti.

  • Verona guida la classifica con il miglior incremento percentuale.

  • Subito dopo troviamo Torino, che vive una fase di grande fermento, sospinta anche da domanda giovane e investimenti mirati.

  • Bene anche Palermo, Genova e Bologna, che confermano una solidità strutturale del mercato residenziale.

Roma e Milano restano i due colossi nazionali — non solo per numero di transazioni, ma per attrattività, investimento estero e capacità di assorbimento del prodotto immobiliare. In queste due città, la domanda resta più ampia dell’offerta e ciò si traduce spesso in tempi di vendita più rapidi e un posizionamento di mercato forte.

Un dato che va però sottolineato è quello di Firenze, unico grande centro a registrare un minimo rallentamento. Non è un segnale d’allarme, piuttosto un fisiologico riequilibrio dopo anni di crescita sostenuta.


Cosa aspettarsi nei prossimi anni

Le previsioni confermano la direzione intrapresa. Secondo Nomisma il 2025 potrebbe chiudere con un aumento delle transazioni pari a +5,5%, consolidando così un trend che potrebbe proseguire anche nel triennio successivo.

La particolarità del momento sta nel fatto che la crescita è stabile ma non speculativa. I prezzi, infatti, aumentano con gradualità: circa +1,5% nel 2025. Non assistiamo quindi a impennate improvvise, ma a una lenta rivalutazione del valore immobiliare. Questo rende il contesto favorevole sia per chi investe sul lungo periodo, sia per chi acquista per entrarci a vivere.

Un mercato che cresce senza surriscaldarsi è un mercato sano.


Affitti più cari, acquisti più richiesti

Sull’altro lato della medaglia troviamo gli affitti, cresciuti in media del 3,5%, con picchi molto più alti nelle locazioni studentesche, arrivate a +9,5%. Una famiglia che oggi paga un canone importante si rende conto che, con condizioni di mutuo più accessibili, comprare può risultare meno oneroso nel tempo.

E non è solo una questione economica: acquistare significa stabilità, progettualità, sicurezza del proprio spazio. Anche chi fino a ieri preferiva la flessibilità della locazione sta rivalutando la proprietà come scelta consapevole e sostenibile.


Italia ancora appetibile per chi investe

Oltre agli acquirenti privati, sul mercato continuano ad arrivare capitali internazionali. 7,8 miliardi nei primi nove mesi del 2025, con una possibile chiusura d’anno stimata intorno agli 11,5 miliardi.

Questo significa una cosa molto semplice: l’Italia resta un paese interessante. Non solo per il suo fascino, ma per la redditività che molti investitori ritengono possibile sul medio-lungo periodo, soprattutto in città universitarie e in località turistiche ad alta domanda.


In sintesi

📌 Si compra più che negli ultimi anni
📌 I prezzi crescono in modo graduale e sostenibile
📌 Gli affitti in aumento spingono verso l’acquisto
📌 Investitori esteri confermano interesse e fiducia

Il 2025 non è un anno di fuochi d’artificio, ma di consolidamento. Un mercato che non esplode, ma cresce con misura, e proprio per questo ispira fiducia. Chi vuole vendere può trovare domanda attiva; chi vuole acquistare ha più stabilità di scenario; chi investe vede un mercato che premia chi ragiona con visione.


Se stai pensando di vendere, acquistare o investire nel 2025, posso aiutarti a orientarti nel mercato con dati, strategia e una valutazione concreta. Contattami per una consulenza.


Luca Vona

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mercoledì 19 novembre 2025

Il costo reale di un sogno. Quanto budget serve per comprare casa a Roma nel 2025?

Comprare casa a Roma nel 2025 significa confrontarsi con uno dei mercati più dinamici e complessi d’Italia. Nel terzo trimestre dell’anno i prezzi sono cresciuti del 6,4% su base annua, toccando una media di 3.230 €/mq, mentre il resto del Paese ha visto un rallentamento. La Capitale, invece, continua a muoversi come un ecosistema a sé, sostenuta da una domanda solida e da quartieri che raccontano storie immobiliari molto diverse tra loro.

A determinare il vero budget necessario non è soltanto il prezzo dell’immobile, ma il rapporto tra posizione, capacità di spesa e liquidità immediata, elementi che nel 2025 pesano più che mai.


La capacità di spesa: a Roma la domanda è più forte del previsto

I dati di Idealista (giugno 2025) rivelano una realtà interessante: mentre a livello nazionale quasi un quarto degli acquirenti non supera i 119.000 euro di disponibilità, a Roma il cuore del mercato è molto più alto. La fascia più numerosa è infatti quella tra 250.000 e 349.000 euro, che raccoglie il 25% della domanda.

Questo significa che chi desidera comprare casa a Roma nel 2025 si trova a competere con una platea di acquirenti mediamente più strutturata, abituata a gestire budget più elevati e pronta a sostenere costi molto variabili tra un quartiere e l’altro.


Prezzi al mq: Roma come un arcipelago di micro-mercati

Dire che a Roma il prezzo medio è di 3.657 €/mq (ottobre 2025) è una semplificazione. La città è un mosaico di micro-mercati dove un chilometro può far oscillare la valutazione anche del triplo.

Nel Centro Storico, i valori raggiungono punte di 8.607 €/mq, rendendo un appartamento di 80 mq un investimento da oltre 600.000 euro. Zone semicentrali come Appio Latino o EUR si muovono tra i 4.000 e i 4.400 €/mq, mentre le aree più accessibili – Lunghezza, Castelverde, Labaro – scendono sotto i 2.100 €/mq.

Anche la tipologia influisce molto: i monolocali e i bilocali, sempre molto richiesti per investimento, raggiungono rispettivamente 4.700 e 4.200 €/mq, mentre i tagli più grandi restano più “convenienti” al metro quadro.

In altre parole, comprare casa a Roma nel 2025 può significare investire 150.000 euro o 800.000, semplicemente cambiando quartiere e tipologia.


La vera barriera: anticipo e costi accessori

Il prezzo di vendita è solo la punta dell’iceberg. La parte più impegnativa, per molti acquirenti, è la liquidità immediata richiesta per anticipo e spese.

Chi acquista una prima casa deve prevedere un anticipo tra il 20% e il 30% del prezzo, mentre per gli investitori la richiesta sale fino al 40–50%. A questo si aggiungono tasse, notaio, istruttoria bancaria e commissioni d’agenzia, voci che non si possono finanziare tramite mutuo e che pesano tra il 5% e il 15% del valore complessivo.

Le imposte cambiano molto tra prima e seconda casa, così come l’imposta sostitutiva sul mutuo. Nel complesso, per comprare casa a Roma nel 2025 è realistico prevedere una liquidità iniziale pari a un quarto o addirittura metà del prezzo dell’immobile.


Mutui 2025: quando le agevolazioni cambiano tutto

L’unica eccezione a questa forte richiesta di capitale è rappresentata dai Mutui Giovani Under 36, che nel 2025 consentono in molti casi di arrivare al 100% di finanziamento. In questo scenario, l'acquirente deve occuparsi soltanto dei costi accessori, riducendo la barriera di ingresso a un 5–7% del valore dell’immobile.

Sul fronte dei tassi, il mercato ha trovato un punto di equilibrio: il TAEG medio è intorno al 3,71%, ma non mancano offerte più competitive per immobili ad alta efficienza energetica o per giovani acquirenti, che oscillano tra il 2,98% e il 3,18%.


Conclusione

Comprare casa a Roma nel 2025 richiede realismo, strategia e conoscenza del mercato. Le differenze tra quartieri, la capacità di spesa media degli acquirenti e il peso della liquidità fanno sì che il “costo reale” sia spesso molto diverso dal semplice valore al metro quadro.
Stabilire il budget significa tenere insieme geografia, fiscalità, criteri bancari e aspettative personali.

In fondo, comprare casa a Roma è come prenotare un viaggio in prima classe: il prezzo del biglietto conta, ma è la “tassa aeroportuale” — anticipo, imposte, spese — a determinare se la partenza è davvero possibile.


Se stai valutando di comprare casa a Roma nel 2025 e vuoi capire quale budget ti serve davvero, posso offrirti un’analisi personalizzata gratuita del tuo caso. Contattami e ti aiuto a evitare errori e sorprese.


Luca Vona

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martedì 11 novembre 2025

Roma sfida il mercato: perché gli affitti continuano a salire quando altrove calano

Mentre il mercato italiano delle locazioni registra una battuta d'arresto, con un calo mensile dell'1,3% a ottobre, Roma si muove controcorrente. La Capitale conferma la sua posizione ai vertici della classifica nazionale per costi di locazione, con dinamiche di mercato che continuano a spingere i canoni verso l'alto.

Roma tra le città più care d'Italia

Con un canone medio di 18,1 euro al metro quadro a giugno 2025, Roma si posiziona come quarta città più costosa del Paese, preceduta solo da Milano, Firenze e Venezia. I dati mostrano una crescita tendenziale significativa del +10,9% su base annua, secondo Immobiliare.it Insights, mentre idealista riporta una media leggermente superiore di 18,6 euro/m² per ottobre 2025.

Nonostante l'Osservatorio Nazionale degli Affitti indichi un valore più contenuto di 17,2 euro/m² con un incremento del +4,5%, il trend è inequivocabile: affittare a Roma costa sempre di più.

A livello regionale, il Lazio si conferma tra le aree più onerose con 15,5 euro/m², superando la media nazionale di 14,6 euro. Tuttavia, sia la regione (-2,2% a ottobre) che la provincia di Roma (-1,8%) hanno registrato lievi flessioni mensili, un segnale che potrebbe indicare un possibile rallentamento stagionale.

La tempesta perfetta: domanda esplosiva e offerta in calo

Il vero motore dell'aumento dei prezzi nella Capitale risiede in uno squilibrio drammatico tra domanda e offerta. Mentre a livello nazionale l'offerta cresce e la domanda si raffredda, Roma vive una situazione opposta e amplificata:

  • Domanda nel Comune: +16% anno su anno (vs +12% nazionale)
  • Offerta nel Comune: in contrazione
  • Risultato: prezzi in crescita del +7,3%

Questa pressione ha conseguenze dirette sull'accessibilità abitativa. Per chi dispone di un solo reddito, le possibilità di trovare un alloggio in affitto nelle grandi città come Roma sono scese sotto il 10%, un dato allarmante che evidenzia una vera e propria emergenza sociale.

La provincia di Roma assorbe parte di questa domanda insoddisfatta, registrando una crescita ancora più marcata del +17% anno su anno, chiaro segnale di un fenomeno di "displacement" verso le aree periferiche.

Chi cerca casa a Roma: studenti e nomadi digitali

La componente studentesca

Gli studenti fuori sede rappresentano un segmento cruciale del mercato romano:

  • 12,8% dei contratti stipulati nel 2024, con ulteriore crescita nei primi mesi del 2025
  • Preferenze abitative: bilocali (29,9%) e trilocali (27,9%)
  • Modalità contrattuale: contratti transitori (70%), mentre il canone concordato è scelto solo dal 6,1%
  • Zone preferite: Ostiense, San Giovanni e Tiburtina

La nuova domanda flessibile

Accanto agli studenti, cresce la richiesta di soluzioni abitative flessibili da parte di lavoratori in trasferta e nomadi digitali. Gli affitti a medio termine (da 1 a 18 mesi) hanno registrato un boom del +37% rispetto al 2023, testimoniando un cambiamento strutturale nelle modalità di utilizzo del patrimonio in locazione.

La geografia dei prezzi: dal centro storico alle periferie

Roma presenta un mercato estremamente segmentato, con differenze di prezzo che possono superare il 180% tra centro e periferia.

Le zone di lusso (dati giugno 2025)

  • Centro Storico: 28,0 euro/mq
  • Aventino, San Saba, Caracalla: 25,3 euro/mq
  • Testaccio, Trastevere: 24,2 euro/mq
  • Prati, Borgo, Mazzini, Delle Vittorie: 23,2 euro/mq (+13,6% annuo)

In queste aree, i canoni riflettono non solo la posizione centrale ma anche la qualità degli immobili e dei servizi disponibili. EUR, Trastevere e Prati registrano i valori assoluti più elevati.

Le aree accessibili

  • Lunghezza, Castelverde: 9,9 euro/mq (unica zona sotto i 10 euro/mq, con calo semestrale del -3,0%)
  • Borghesiana, Finocchio: 11,3 euro/mq

I quartieri in forte crescita

Alcune zone periferiche e semi-centrali stanno vivendo una vera e propria esplosione dei valori:

  • Appio Claudio, Capannelle: +24,5% annuo (canone medio 16,0 euro/mq)
  • Monti Tiburtini, Pietralata: +17,5%
  • Aurelio, Boccea: +16,6%

Questi incrementi testimoniano la progressiva valorizzazione di aree tradizionalmente considerate periferiche, spesso favorite da investimenti infrastrutturali o da una migliore connessione con il centro.

Verso dove va il mercato?

Previsioni di crescita

Le stime per il 2026 divergono, ma concordano su un'ulteriore crescita:

  • Outlook più ottimista: +5,5% per il Comune di Roma
  • Previsioni più conservative: +2,7%

Tre tendenze emergenti

1. Rivoluzione Digitale
Piattaforme online per la gestione e stipula di contratti stanno trasformando il mercato, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza nelle transazioni. Il processo di ricerca, selezione e firma si sta completamente digitalizzando.

2. Sostenibilità Premia
Gli immobili in classe energetica A o B comandano un premio del 10-12% rispetto alle abitazioni meno efficienti. Il risparmio sui costi di gestione e la crescente sensibilità ambientale, soprattutto tra gli under 40, stanno rendendo l'efficienza energetica un fattore determinante nelle scelte.

3. Emergenza Accessibilità
Mentre i prezzi di vendita hanno recuperato solo di recente i livelli del 2017, l'accessibilità al mercato degli affitti continua a deteriorarsi. La forbice tra redditi e costi abitativi si allarga, ponendo una sfida sociale di primaria importanza per la città.

Conclusioni

Il mercato degli affitti romani si conferma uno dei più dinamici e costosi d'Italia, sostenuto da una domanda strutturalmente forte e da un'offerta inadeguata. La combinazione di studenti, lavoratori flessibili e trasformazione digitale sta ridisegnando il settore, mentre l'emergenza accessibilità richiede risposte politiche concrete.

Per chi cerca casa, la sfida è trovare un equilibrio tra esigenze abitative, budget disponibile e localizzazione, in un mercato dove ogni zona ha dinamiche proprie e dove la competizione per gli immobili migliori resta altissima.


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