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martedì 15 aprile 2014

Gli italiani preferiscono il trilocale

L’analisi della domanda a Gennaio 2014 evidenzia che nelle grandi città italiane la tipologia più richiesta è il trilocale, che raccoglie il 36,6% delle preferenze, a seguire il bilocale con il 29,5%, il quattro locali con il 21,7% ed infine il cinque locali con l’8,4%. Si registra un aumento della concentrazione delle richieste sui trilocali: + 0,7% rispetto luglio 2013. Bologna è la città dove la percentuale di richiesta dei trilocali è aumentata di più, a Genova sono stati i quattro locali e a Verona i bilocali. E'quanto emerge da un'analisi svolta dal centro studi di Tecnocasa.

La diminuzione dei prezzi fa spostare l’attenzione sui tagli più grandi, ora più convenienti soprattutto per chi è al primo acquisto, tendenza in atto da alcuni semestri. La conseguenza di questo è la diminuzione della concentrazione sui bilocali (-0,6%), dovuta anche alla contrazione degli investimenti.
A Milano, Roma e Napoli sono i bilocali a concentrare la maggioranza delle richieste.
 
DOMANDA Monolocali Bilocali Trilocali 4 locali 5 locali
Bari 2,9% 31,8% 42,7% 15,8% 6,8%
Bologna 3,2% 22,8% 47,5% 19,9% 6,6%
Firenze 3,0% 22,4% 27,2% 30,0% 17,4%
Genova 0,7% 16,1% 26,3% 38,6% 18,3%
Milano 5,4% 47,0% 37,5% 8,9% 1,2%
Napoli 9,7% 40,3% 32,6% 12,6% 4,8%
Palermo 1,8% 24,9% 41,1% 24,0% 8,2%
Roma 7,1% 40,5% 36,4% 12,9% 3,1%
Torino 3,0% 29,9% 35,3% 23,6% 8,2%
Verona 1,1% 19,1% 39,7% 30,1% 10,0%
 
L’analisi dell'offerta a Gennaio 2014 evidenzia che nelle grandi città italiane la tipologia più presente è il trilocale, con la percentuale del 33,3%, a seguire il quattro locali con il 24,1%, il bilocale con il 23,8%. In sei mesi è aumentata la concentrazione dei quattro locali, è rimasta alquanto stabile quella dei monolocali e dei cinque locali.
Da segnalare l’aumento della percentuale di trilocali presenti sul mercato a Genova (+4,2%), a Verona quella dei cinque locali (+4,3%). Su Firenze la percentuale dei quattro locali è in crescita del 6,7%.
 
OFFERTA Monolocali Bilocali Trilocali 4 locali 5 locali
Bari 6,3% 26,5% 35,2% 22,0% 10,0%
Bologna 6,9% 20,7% 33,9% 23,5% 15,0%
Firenze 6,3% 13,1% 24,0% 35,3% 21,3%
Genova 0,9% 13,6% 34,3% 31,8% 19,4%
Milano 9,7% 43,3% 33,0% 10,4% 3,6%
Napoli 9,4% 27,7% 32,3% 19,7% 10,9%
Palermo 5,3% 16,2% 32,2% 30,8% 15,5%
Roma 7,7% 27,5% 36,4% 18,6% 9,8%
Torino 2,3% 33,0% 36,8% 19,5% 8,4%
Verona 2,2% 15,9% 36,0% 28,9% 17,0%

Il Sole 24 Ore, Casa24, 15 aprile 2014

lunedì 7 aprile 2014

Indice dei prezzi immobiliare. Continua trend ribassista

Il rilevamento Idealista 2014 individua prezzi ancora in discesa nell'80% delle città Leggi l'articolo

venerdì 4 aprile 2014

Confedilizia invoca cura shock per il mattone

Dati tutt'altro che confortanti per il settore immobiliare. Indispensabile forte e immediata riduzione della tassazione Leggi l'articolo

lunedì 31 marzo 2014

Vendere casa in tempo di crisi

Anche in una situazione di mercato difficile come quella presente è possibile vendere il proprio immobile. Basta seguire alcune accortezze. Per esempio, le prime due settimane in cui si vende la propria casa sono quelle in cui ci sono maggiori possibilità di attrarre potenziali compratori.

E’ sbagliato seguire la strategia del “non ho fretta di vendere, stabilisco il prezzo che voglio realizzare e non lo diminuisco” non ha senso in questo momento del mercato immobiliare. E’ bene quindi trovare la quotazione media di immobili simili al nostro per età, tipologia catastale e stato di conservazione (e soprattutto zona in cui si trovano).

A volte bisogna considerare che tra due vie vicine ci può essere una certa differenza nella quotazione… E visto che ci possono essere divergenze tra osservatori immobiliari conviene consultarne più di uno (i principali sono quelli di Nomisma e l’Omi dell’Agenzia del Territorio).

Può valere la pena di costruire una tabella con pregi e difetti dell’immobile – che ovviamente possono alzarne o abbassarne il prezzo… Per esempio l’esposizione delle finestre su più lati può alzarne il prezzo, mentre averne solo su un lato riduce la quotazione della nostra casa.

Fino al 30° anno di età, ogni anno in più può far diminuire il valore dell’immobile dell’1%. Un altro aspetto da considerare attentamente è la presenza di un box auto e/o la possibilità di parcheggio nelle vicinanze. Ancora, la poca distanza da fermate di mezzi pubblici o dalla stazione può far aumentare il prezzo del nostro bene, così come potrebbero avere un’influenza sulle quotazioni persino le spese condominiali… Infine considerate che il tipo di abitazione più ricercata è statisticamente il trilocale…

Per valutare questi aspetti conviene affidarsi ad uno o più professionisti per una valutazione imparziale. Perché una corretta valutazione del prezzo dell’immobile è il primo elemento che condiziona una vendita…

L’altra cosa da considerare che l’esito di una visita dipende da primi 90 secondi in cui viene mostrata un’abitazione. Per questo può valere la pena investire un po’ di tempo e qualche euro in lavoretti di riparazione di piccoli difetti…

Bisogna selezionare l’agente immobiliare a cui affidare la vendita, capendo se ha venduto immobili simili al nostro in precedenza e se nella nostra zona. L’esclusiva per un periodo breve e senza rinnovo automatico può essere uno strumento per incentivare l’agente alla vendita. Non trascurate poi la possibilità di utilizzare altri canali per la vendita – un esempio può essere rappresentato da siti come Italyhousehunt.com - e la promozione tra amici e vicini…

È meglio non firmare delle proposte di acquisto che siano vincolate all’ottenimento del mutuo da parte dell’acquirente potenziale, perché si rischia di paralizzare per qualche mese la vendita del nostro immobile, e in questo modo si rischia di perdere la possibilità di chiudere un affare con soggetti più seri.

- Leonardo.it | Economia, 25 marzo 2014

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