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martedì 10 giugno 2025

Compravendite di case in aumento, ma i salari troppo bassi sono un ostacolo

Nel 2025 il mercato immobiliare italiano si prepara a un anno di crescita moderata, con un aumento previsto dello 0,8% nelle compravendite di case rispetto al 2024, per un totale di circa 725.000 transazioni. È quanto emerge dall’ultima indagine di FIMAA-Confcommercio, che ha analizzato i dati del primo quadrimestre del 2025, offrendo uno spaccato interessante delle dinamiche che stanno plasmando il settore.
Gli italiani mostrano un desiderio crescente di cambiare abitazione, spinti da fattori come la diminuzione dei tassi sui mutui e un’attenzione sempre maggiore all’efficienza energetica degli immobili. Le case a basso impatto ambientale, con consumi ridotti, sono sempre più richieste, un trend che si allinea alle normative europee e alle esigenze di sostenibilità. Tuttavia, non mancano gli ostacoli: i prezzi degli immobili sono in aumento, i costi per le ristrutturazioni rimangono elevati e i salari medi, spesso insufficienti, rendono l’accesso ai mutui una sfida per molte famiglie.
Secondo l’indagine, la stabilità sembra dominare il mercato. La maggior parte degli agenti immobiliari, circa il 63,4%, ritiene che i prezzi siano rimasti invariati nei primi mesi del 2025, anche se il 30,6% segnala un aumento. La domanda d’acquisto si mantiene stabile per il 56,8% degli intervistati, con un 23,9% che nota una crescita, mentre l’offerta di immobili tende a rimanere invariata (44,1%) o a ridursi (43,8%). Questo squilibrio tra domanda sostenuta e offerta in calo sta spingendo i prezzi verso l’alto, specialmente per le abitazioni nuove o riqualificate.
Gli operatori immobiliari prevedono per i prossimi mesi una domanda d’acquisto e un numero di transazioni stabili, ma con una possibile ulteriore contrazione dell’offerta e un conseguente aumento dei prezzi, soprattutto per le case nuove o ad alta efficienza energetica. 
Tra i fattori che potrebbero sostenere il mercato, spicca la possibilità di un ulteriore calo dei tassi di interesse, anche se la fiducia in questa prospettiva è scesa dal 56,9% al 39,7%. Cresce invece l’interesse per l’acquisto di immobili come investimento, con il 30,7% degli operatori che nota una maggiore propensione a comprare case meno costose da mantenere. Sul versante opposto, i freni principali al mercato sono i costi elevati delle ristrutturazioni, segnalati dal 29,8% degli agenti (in aumento rispetto al 22,5% del 2024), e i salari bassi, che limitano l’accesso ai finanziamenti per il 21,2%. 
Per chi opera nel settore immobiliare, questo scenario suggerisce la necessità di accompagnare i clienti con competenza e trasparenza, aiutandoli a navigare tra opportunità e complessità. La domanda di case sostenibili e ben progettate è destinata a crescere, ma serve un equilibrio tra aspettative e possibilità economiche. Come agente immobiliare, il mio ruolo è quello di guidare acquirenti e venditori verso scelte consapevoli, valorizzando le potenzialità del mercato e affrontando con chiarezza le sue sfide.


Luca Vona

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