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mercoledì 30 settembre 2020

Affitti per gli studenti. Come sta cambiando il mercato

L’emergenza coronavirus e le misure adottate proprio per contrastare la diffusione del Covid-19 hanno inevitabilmente avuto un impatto anche sul mercato immobiliare degli affitti per gli studenti. Per capire cosa è mutato e in che modo sta cambiando il comparto, idealista/news ha rivolto qualche domanda a Nello di Coste, addetto Ufficio Stampa del Gruppo Toscano. Secondo un’indagine dello stesso Gruppo, infatti, rispetto allo scorso anno è aumentato il numero dei proprietari che si rivolgono a un professionista per affittare il proprio immobile a uno studente universitario.


In particolare, l’indagine, confrontando il periodo 1 giugno/13 settembre 2020 con lo stesso periodo dello scorso anno, ha mostrato che il numero di incarichi di affitto presso le agenzie del Gruppo è cresciuto del 66,5%. Le zone universitarie esaminate sono state quelle di Roma e Milano.

Con un mercato degli affitti universitari rallentato, per ottenere dei risultati, si decide più che in passato di rivolgersi a un professionista. L’indagine ha inoltre evidenziato che la poca richiesta e la vasta offerta stanno portando i clienti ad essere più esigenti. Questo significa, dunque, prediligere case ben ammobiliate e ben tenute.

Esaminando i diversi mercati è emerso che a Roma gli incarichi di affitto sono cresciuti del 65%. Nello specifico, sono state esaminate cinque agenzie del Gruppo Toscano vicine all’Università “La Sapienza” (San Lorenzo/Castro Pretorio, Piazza Bologna, Provincie, Tiburtina e Tiburtino 2) ed è stato ascoltato Salvatore Paradiso, da 16 anni in Toscano e Real Estate Broker di tre di queste agenzie, il quale ha affermato: “La nostra situazione è esempio di ciò che sta accadendo in tutta Italia. E’ evidente che i proprietari degli immobili, che finora non avevano difficoltà a trovare affittuari, oggi stanno incontrando delle difficoltà. Negli anni passati gli studenti dovevano muoversi con largo anticipo per trovare una stanza o un appartamento in affitto nelle zone di piazza Bologna, San Lorenzo e Tiburtina. Tra giugno e agosto gli appartamenti duravano sul mercato appena 15 giorni, oggi invece si rischia di aspettare per mesi”.

A Milano è stato registrato un aumento degli incarichi pari al 68%. Le agenzie del Gruppo Toscano esaminate sono state quelle di Solari, Bocconi e Città Studi. Giada Calzolari, Real Estate Broker dell’agenzia Bocconi, ha affermato: “Siamo di fronte a un grande aumento dell’offerta e una riduzione drastica della richiesta. Inoltre, chi cerca casa è molto più esigente. Alcuni proprietari hanno abbassato subito il canone d’affitto per essere sicuri di affittare. Se da un lato l’offerta di immobili è cresciuta a causa della conversione di case vacanza in affitti di lungo periodo, dall’altro le università hanno garantito la propria formazione online, permettendo a tantissimi studenti di rimanere con le proprie famiglie. Dobbiamo sicuramente aspettare la fine dell’anno perché le cose si sblocchino”.

E’ stata infine presa in considerazione la situazione di Bologna, che ha mostrato un trend differente. Nel capoluogo dell’Emilia Romagna si sta infatti assistendo a un ritorno alla normalità dopo qualche anno di mercato degli affitti dominato dalle case vacanze. A tal proposito, Francesco Pizzolla, Sales Manager dell’agenzia Toscano Centro Bologna, ha spiegato: “Trovare una casa a Bologna era diventato difficilissimo ed estremamente costoso. Oggi l’offerta è sicuramente aumentata e la richiesta resta più o meno stabile. Ogni giorno c’è un bel via vai di studenti e famiglie alla ricerca di una stanza in affitto. I numeri non sono quelli degli anni passati, ma il mercato degli affitti non è fermo”.

Ma vediamo quanto illustrato a idealista/news da Nello di Coste proprio in riferimento ai cambiamenti che stanno interessando il mercato immobiliare degli affitti per gli studenti.

Il lockdown e il largo utilizzo delle lezioni a distanza hanno modificato in pochi mesi il mercato immobiliare degli affitti per gli studenti. In base alle vostre rilevazioni, cosa sta accadendo?

“Chi può sta preferendo rimanere a casa presso le proprie famiglie. Questo si ripercuote sul mercato immobiliare degli affitti universitari.

Abbiamo preso in esame le aree universitarie delle principali città italiane e abbiamo notato che la richiesta è crollata rispetto agli anni scorsi e sul mercato molti immobili sono rimasti vuoti. Questi si sommano alle case vacanze, anch'esse vuote, producendo una situazione con un'offerta vastissima e una richiesta molto bassa.

La difficoltà di affittare stanze e appartamenti sta spingendo sempre più proprietari ad affidare il proprio immobile a un professionista, e questo ci ha fatto rilevare un +65% degli incarichi d'affitto a Roma e +68% a Milano”.

Cosa significa questo?

“Per noi è l'ennesima conferma che per questo tipo di attività è necessario rivolgersi a un professionista. In una situazione di difficoltà come questa, tanti proprietari comprendono di avere bisogno di una mano e così facendo riconoscono la nostra esperienza, il nostro potenziale e la nostra professionalità”.

In questa situazione, sono cambiate le esigenze di chi cerca casa?

“Le esigenze di chi cerca casa in affitto per studiare in una grande città sono sempre le stesse: vicinanza all'ateneo, prezzo di mercato e un'abitazione moderna e confortevole. Potremmo aggiungere gli spazi esterni, che sono sempre apprezzati sia per la vendita che per l'affitto.

Il cliente che sta cercando casa o una stanza è semplicemente più esigente e più attento ai dettagli, perché si ritrova davanti una vasta scelta di immobili che gli permetto di prendere tempo e scegliere secondo i propri gusti e le proprie possibilità. Questo conferma il fatto che gli immobili che si presentano meglio saranno i primi ad essere affittati.

Chi ha cambiato esigenze abitative è più chi compra casa. Già a marzo avevamo previsto un cambiamento delle esigenze abitative e questo cambiamento è arrivato. In alcuni studi precedenti e intervistando i nostri agenti in tutta Italia, abbiamo notato quanto importante sia diventato lo spazio esterno, nelle vendite e negli affitti.

Se tra gennaio e marzo il 20% dei nostri clienti acquistava un bilocale, il 32% un trilocale, mentre il 33% preferiva immobili con 4 o 5 vani; a maggio, subito dopo il periodo di quarantena, abbiamo assistito a un vistoso cambiamento: il 40% dei clienti ha scelto immobili con 4 o 5 vani”.

A fronte di ciò, quali sono i consigli per i proprietari degli immobili messi in affitto?

“Abbiamo raccolto le esperienze dei nostri agenti che sono il nostro contatto diretto con i clienti. Chi vuole affittare il proprio appartamento ha due opzioni molto chiare: abbassare il prezzo del canone mensile oppure valorizzare l'immobile e renderlo competitivo sul mercato.

Sappiamo bene che gli affitti universitari rappresentano una spesa importante per gli studenti e le famiglie, e normalmente si è disposti a spendere una cifra più elevata pur di trovare una sistemazione, vista l'alta richiesta di stanze e appartamenti nei quartieri universitari. Oggi che questa richiesta non c'è non resta che abbassare il canone mensile.

Oppure si può scegliere di investire e ammodernare l'immobile rendendolo appetibile, confortevole e più bello per il cliente che lo visiterà. Non è una novità che le abitazioni riservate agli studenti spesso non siano nuove di zecca, perciò il nostro consiglio è proprio quello di rendere l'immobile più appetibile.

Una cliente a Roma ha seguito questo consiglio e questo ha permesso al nostro agente di affittare l'immobile in pochissimo tempo senza abbassare il canone d'affitto”.

- Stefania Giudice, Idealista.it, 29 settembre 2020


Rassegna stampa a cura di:

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