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martedì 5 ottobre 2010

Prezzi quasi fermi, vendite su la ripresa del mattone in città

Un'annata in ripresa per il mercato della casa a Milano: dopo un 2009 asfittico, il 2010 si sta dimostrando più vivace. Secondo l' Osservatorio dell' Agenzia del territorio le compravendite di immobili in città, nel secondo trimestre dell' anno, confermano il buon andamento dei primi mesi del 2010. Il settore residenziale, in particolare, è cresciuto del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 5.451 atti di compravendita registrati dall' Agenzia a fine giugno. Al tempo stesso Milano recupera abitanti (più 12mila) a scapito dell' hinterland, dove le compravendite rimangono al palo con un calo dello 0,9%. Faticano ancora a crescere i contratti per immobili non residenziali (uffici, negozi e capannoni) passati dai 535 di marzo ai 703 di giugno 2010, e che erano crollati del 12,5% durante il 2009. «Fino alla fine dello scorso anno le aziende preferivano rimanere in locali in affitto per evitare di immobilizzare capitali - spiega Guido Lodigiani - ora gli imprenditori tornano, molto lentamente, a comprare i locali in cui svolgere la propria attività, segno di una cauta fiducia in una stabilità lavorativa maggiore». Sul fronte dei prezzi, oggi acquistare un appartamento in città continua a costare meno di tre anni fa: le quotazioni sono scese dell' 1,1% nel corso del primo semestre dell' anno, «ma il crollo, che forse non c' è mai stato, è sicuramente in fase di frenata - spiega Lodigiani - basti pensare che, dopo il boom del 2007, nel 2008i prezzi degli appartamentia Milano erano scesi di colpo del 4,6 per cento». Ritocchi al ribasso si riscontrano ancora, secondo Lodigiani, nelle aree periferiche, da Bonola al Gallaratese, mentre più stabili rimangono zone semicentrali come Abruzzi, Porta Romana, Pagano, e il centro storico. Discorso a parte per le residenze di lusso, il cui mercato, secondo l' agenzia specializzata Tirelli & Partners «è particolarmente effervescente, con quotazioni che sfiorano i 20 mila euro al metro quadro»: il direttore, Gabriele Torchiani, spiega che «in città assistiamo perfino a una domanda che supera l' offerta. La richiesta snobba però le nuove residenze in costruzione, perché nell' immaginario milanese la casa di lusso resta quella in pieno centro, in corso Magenta o in corso Venezia, dove non ci sono grattacieli ma palazzi antichi che vantano un mercato sempre molto fluido». C' è troppo "nuovo" in costruzione, secondo Lodigiani: da Citylifea Porta Nuova «è tutto una gru e i prezzi sono alti perché i business plan di certe aree sono stati pianificati nel 2004, in tempi di grande ottimismo, e i terreni sono stati pagati profumatamente. Ora nessun costruttore vuole svendere».


- Laura Fugnoli, La Repubblica, 1 ottobre 2010


Rassegna stampa a cura di Luca Vona