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sabato 6 luglio 2013

Le case più richieste nella Capitale

Aumenta la forbice di "sconto" ma tengono Prati e Garbatella

Prezzi delle case ancora in calo nella Capitale, complice un primo semestre del 2013 che gli operatori definiscono stagnate e in linea con gli ultimi sei mesi dell'anno scorso (quando l'agenzia delle Entrate ha registrato un crollo delle vendite del 27%). «Le zone periferiche – racconta Stefano Filastrò, agente Re/Max – hanno perso nel giro di due-tre anni il 30% del loro valore. Non così il centro storico, dove i ritocchi si sono sentiti, ma difficilmente oltre il 15%». Lunghe e complesse le trattative: i tempi medi di vendita sono saliti in media a sette mesi, mentre la forbice di "sconto" tra prezzo di partenza richiesto dal proprietario e prezzo finale è ormai del 15%.

Continuano a funzionare i tagli medio-piccoli (50-80 mq dai 200 ai 350 mila euro) in zone semi-centrali (da Prati all'Eur) o in "quartieri di tendenza" come la Garbatella. Più difficili da piazzare i tagli dai 100-120 mq in su, con valori tra 400 e 800 mila euro: «In questa fascia – interviene Laura Fioravanti, presidente provinciale Fiaip – manca sia la richiesta che il supporto delle banche nel concedere mutui».

Resta un mondo a sé il centro storico: «La rosa dei clienti che vogliono compare si è ristretta anche qui – non nasconde Fioravanti – ma non c'è una sovra-offerta di immobili in vendita, anche perché molti proprietari piuttosto che abbassare la richieste preferiscono non vendere e aspettare». In aumento la domanda sul versante affitti, anche se i canoni sono tendenzialmente in discesa (-4% è la media segnalata da Nomisma). «I tagli più ricercati sono il bilocale e il trilocale – riferisce Rosanna De Bonis, agente Solo Affitti – e dopo l'introduzione della cedolare secca è cresciuto l'ultilizzo della formula contrattuale tre anni più due».

- Cristina Giua, Il Sole 24 ore - Casa24, 4 luglio 2013

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