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venerdì 7 febbraio 2025

Mutuo 2025: fisso o variabile? La guida definitiva per acquistare casa

Se stai pensando di comprare casa nel 2025, una delle decisioni più importanti sarà scegliere tra mutuo a tasso fisso o variabile. Dopo un periodo di tassi elevati nel 2023 e 2024, finalmente assistiamo a una tendenza al ribasso che potrebbe rendere le condizioni di finanziamento più favorevoli. Ma quale opzione conviene davvero?

Cosa aspettarsi nel 2025

Nella seconda metà del 2024 i tassi sono scesi di oltre un punto percentuale, e questa tendenza sembra destinata a proseguire nel 2025. Ciò significa che potresti trovare offerte molto più interessanti rispetto agli anni passati. Ad esempio, per un mutuo prima casa all’80% (150.000 euro per 30 anni) il passaggio da un tasso del 3,15% (febbraio 2024) a uno del 2,67% (febbraio 2025) permette di abbassare la rata mensile da circa 644 a 606 euro, con un risparmio mensile di 38 euro e un totale di quasi 14.000 euro risparmiati sugli interessi.

Mutuo fisso o variabile?

La scelta dipende in gran parte dal tuo profilo e dalla tua propensione al rischio.

  • Tasso fisso: Garantisce la stabilità della rata per l’intera durata del mutuo. Con il fisso sai esattamente quanto spenderai ogni mese, facilitando la gestione del budget e evitando sorprese. Attualmente, il miglior tasso fisso si attesta intorno al 2,35%, rendendolo la scelta più sicura, soprattutto per mutui con durata superiore ai 5 anni.
  • Tasso variabile: Solitamente offre condizioni iniziali più vantaggiose, ma comporta il rischio che, in caso di ripresa dell’inflazione, la BCE possa aumentare i tassi, facendo salire le rate. Inoltre, dall’inizio del 2023 il tasso variabile (circa 3,18%) è stato superiore al fisso, una situazione che ricorda gli anni difficili del 2008.

Tipologie di mutuo e alternative intermedie

Se non sei ancora convinto, esistono soluzioni che combinano i vantaggi di entrambe le opzioni:

  • Tasso misto: Inizi con un tasso fisso o variabile e, dopo un periodo prestabilito (da 1 a 10 anni), puoi decidere se mantenere il tasso scelto o cambiarlo.
  • Tasso variabile con CAP: La rata varia come in un mutuo a tasso variabile, ma esiste un limite massimo oltre il quale il tasso non può salire, proteggendoti da aumenti eccessivi.
  • Tasso variabile a rata costante: In questo caso, l’importo della rata rimane invariato, mentre è la durata del mutuo a variare in funzione delle fluttuazioni del tasso.

Come monitorare e ridurre il tasso

Per seguire l’andamento dei tassi, è importante conoscere gli indici di riferimento:

  • Il tasso fisso si basa sull’EurIRS, bloccato al momento della firma del mutuo, garantendo così la stabilità della rata.
  • Il tasso variabile, invece, si fonda sull’Euribor: le sue variazioni influenzano direttamente l’importo delle rate.

Se possiedi già un mutuo, puoi approfittare della riduzione dei tassi attraverso la surroga (cambio banca senza costi aggiuntivi) o la rinegoziazione (trattativa con la banca per abbassare il tasso), strumenti che dal 2007 sono resi ancora più accessibili dalla Legge Bersani.

Conclusioni

Nel 2025 la scelta tra mutuo fisso e variabile dovrà basarsi sulle tue esigenze e sulla tua capacità di gestire eventuali oscillazioni. Se preferisci la sicurezza e la certezza di una rata costante, il tasso fisso è la soluzione ideale. Se, invece, sei disposto a correre qualche rischio per approfittare di eventuali ulteriori ribassi, potresti considerare il tasso variabile o una delle sue varianti intermedie. In ogni caso, informarsi e confrontare le offerte è fondamentale per fare la scelta giusta e realizzare il sogno di acquistare casa in modo consapevole.


Luca Vona

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