Il 22 marzo Nomisma ha presentato la prima analisi 2017 dell’Osservatorio Immobiliare, evidenziando segnali di rialzo delle compravendite residenziali. In particolare, se le compravendite 2016 sono stimate a quota 528.865, per l’anno in corso si prevede un aumento a 565.391, per arrivare a 584.523 nel 2018 e ad un ulteriore incremento nel 2019. Aumentano anche le erogazioni dei mutui, sempre più competitivi, e anche in questo caso Nomisma prevede una decisa crescita nei prossimi due anni. Nel dettaglio, il 2016 secondo i dati dell’istituto ha visto erogazioni per 49,3 miliardi, che potrebbero facilmente arrivare a 52,1 nell’anno in corso. Il 2018 si prospetta invece un anno stabile per le erogazioni, senza balzi in avanti, per i quali sarà necessario attendere il 2019.
Surroghe e sostituzioni hanno pesato nel 2016 per il 26,3% del totale. Le erogazioni nette, escluse queste componenti, sarebbero quindi pari a 36,3 miliardi di euro per il 2016, in aumento su base annua del 23,1%.
Sulla questione domanda-offerta si resta a inizio anno su valori simili al 2016. Le compravendite crescono perché l’offerta è ancora alta e i prezzi in ribasso. Le città più grandi hanno registrato una flessione di 1,5 punti percentuali nel costo delle abitazioni usate, del 2,3 per gli uffici, dell’1,6 per quanto riguarda i negozi, per arrivare a un -4% per i capannoni. Nelle città di medie dimensioni la flessione è un po’ più alta per le case, -2%, e minore per i capannoni, -2,6%. Le previsioni per il 2017 sono orientate ancora a una riduzione dei prezzi medi delle abitazioni nelle grandi città, che potrebbe proseguire nel 2018 per poi arrestarsi e invertire la tendenza a partire dal 2019.
- Daniela Dall'Alba, Facile.it, 4 aprile 2017