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martedì 3 maggio 2022

Mercato immobiliare italiano: le previsioni tra inflazione e guerra in Ucraina

Il 2021 del mercato immobiliare è stato caratterizzato da una forte ripresa a livello globale che ha superato le attese più ottimistiche. A complicare le cose, però, oltre agli effetti della pandemia, l’inflazione e il conflitto in Ucraina. Re/Max Italia, con la collaborazione di Avalon Real Estate ha cercato di delineare i possibili sviluppi del mercato con il nuovo Real Estate Data Hub intitolato “Analisi andamento mercato immobiliare 2021 e outlook 2022”.

Il mercato immobiliare italiano nel 2022

L’andamento positivo del mercato immobiliare, rileva il report, è stato sostenuto dall’intervento delle Banche Centrali, dalla crescita reale del PIL e dall’aumento dei consumi e degli investimenti, nonostante gli elementi di imprevedibilità, quali la persistente crisi sanitaria e il recente conflitto russo-ucraino. Il numero delle transazioni nel 2021 ha registrato un andamento crescente rispetto al 2020 e al 2019 per tutti i comparti analizzati, grazie all’aumento della domanda interna combinata all’interesse degli investitori stranieri.

Mercato immobiliare residenziale: risultati 2021 e previsioni 2022

Il mercato immobiliare  residenziale risulta essere in piena ripresa: le transazioni realizzate nel 2021 sono state 190 mila in più rispetto a quelle del 2020 e 144 mila in più rispetto al 2019. Il mercato immobiliare è trainato dal nord Italia, dove si concentrano circa la metà delle transazioni. Ma è al sud e nelle isole che si registra l’incremento percentuale maggiore rispetto al 2020.

Per il 2022 si prevede un ulteriore trend positivo con un numero di transazioni attorno alle 710-720 mila e con prezzi in aumento tra l’1 e il 3%. L’attenzione degli investitori sarà indirizzata principalmente sulle grandi città, ma anche sui piccoli centri ben collegati e dotati di infrastrutture e servizi. Una tendenza dovuta soprattutto al rialzo dei prezzi nei centri urbani che si sta verificando negli ultimi mesi.

Nonostante l’immobiliare si dimostri da sempre uno dei segmenti più resilienti in momenti di crisi e incertezza, queste previsioni sono soggette agli andamenti di vari fattori quali la crisi sanitaria, l’aumento dell’inflazione e il conflitto Russia-Ucraina.

Altro fenomeno rilevato nel 2021 è la transizione verde che sta interessando anche il real estate con una sempre maggiore attenzione alla qualità dell’investimento e ai parametri di sostenibilità degli immobili. L’interesse per investimenti ESG compliant si sta manifestando in tutti i comparti e costituirà il principale driver di mercato dei prossimi anni.

I trend del mercato immobiliare residenziale

Fra le linee di sviluppo del mercato immobiliare residenziale, Re/Max Italia ne individua tre:

Città vs Provincia

Dal secondo trimestre del 2020 la domanda sembra spostarsi dai centri urbani a quelli extra urbani, confermando una progressiva valorizzazione dei contesti periferici con prezzi al mq più contenuti. Ciò trova conferma nelle analisi di transato elaborate dal Centro Studi di RE/MAX Italia secondo cui nel 2021 la domanda si è orientata maggiormente verso immobili con spazi verdi e metrature più ampie.

Preferenze, metrature, prezzi e tempistiche

Nel 2021 il trilocale si conferma la soluzione preferita dagli italiani, con metrature medie che vanno dai 90 mq nel nord e nel centro Italia ai 100 mq nel sud e nelle isole. Sul fronte dei prezzi, secondo i dati elaborati dal Centro Studi di RE/MAX Italia, si registra un aumento dell’1,5% in ambito residenziale, con una stabilizzazione nell’ultimo trimestre 2021. Positivi i dati sui tempi di vendita che si riducono ulteriormente rispetto al 2020.

Mutui

Il 2021 è stato contraddistinto dall’orientamento espansivo della politica monetaria, con condizioni di finanziamento molto favorevoli, che ha determinato un incremento della domanda e dell’effettiva erogazione di mutui con una preferenza per il tasso fisso. Secondo l’Ufficio Studi di 24MAX, se a inizio anno lo scenario già inquinato dalla pandemia non faceva prevedere un rialzo dei tassi, ora lo scoppio del conflitto in Ucraina costringe a rivalutare queste previsioni. L’Euribor è ancora in negativo ma l’Eurirs che regola i tassi fissi è in aumento e per il futuro – secondo 24MAX - sarà determinante l’andamento dell’inflazione, che potrebbe richiedere un intervento da parte della Bce con un incremento dei tassi e un impatto diretto sulle rate dei nuovi mutui e in particolare su quelli a tasso variabile. - Idealista, 2 maggio 2022

Luca Vona

RE/MAX Blu

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