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martedì 18 febbraio 2025
Domanda e prezzi delle case in crescita. L'offerta non tiene il passo
lunedì 17 febbraio 2025
Quanti stipendi servono per comprare casa?
I dati più recenti indicano che per un lavoratore dipendente di Roma sono necessari in media circa 164,8 stipendi mensili per acquistare una casa, ovvero quasi 14 anni di retribuzioni. In altre parole, se un dipendente non dovesse spendere nulla per altre esigenze, dovrebbe lavorare quasi 14 anni per mettere insieme la somma necessaria per un bilocale in semicentro.
Va notato, tuttavia, che il numero di stipendi richiesti varia in base alla categoria professionale: per un operaio la cifra può arrivare a circa 15 anni di stipendio, mentre per un impiegato e per un dirigente i dati si attestano rispettivamente intorno a 12,5 e 5,1 anni. Queste differenze evidenziano la crescente difficoltà per chi percepisce redditi medi di accedere al mercato immobiliare nella Capitale.
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Amministratore unico
Iscritto al Ruolo Agenti immobiliari REA n° 1207532 - CCIAA di Roma
Via Flaminia 388 Roma
Tel. 3385970859
venerdì 14 febbraio 2025
Vendere una casa "difficile". Strategie di valorizzazione per concludere l’affare
- Ridipingere pareti con tonalità neutre per creare spazi luminosi.
- Riorganizzare i mobili per ottimizzare gli spazi e migliorare la fruibilità.
- Aggiornare elementi visivi: sostituire infissi danneggiati, cabine doccia o illuminazione.
- Un arredamento minimalista aiuta i potenziali acquirenti a visualizzare il proprio stile, aumentando l’appeal.
- Rivalutare il prezzo in base al feedback dei potenziali acquirenti.
- Investire in migliorie come cappotti termici o rivestimenti moderni.
- Ottimizzare gli annunci con foto professionali e descrizioni accattivanti.
- Assumere un home stager per rendere gli ambienti neutri e accoglienti.
- Posizione scomoda o lontana da servizi essenziali.
- Classe energetica bassa, con conseguenti costi di gestione elevati.
- Impianti obsoleti (elettrico, idraulico) che richiedono interventi.
- Scarsa luminosità o esposizione sfavorevole.
- Dimensioni ridotte o distribuzione degli spazi poco funzionale.
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venerdì 7 febbraio 2025
Mutuo 2025: fisso o variabile? La guida definitiva per acquistare casa
Se stai pensando di comprare casa nel 2025, una delle decisioni più importanti sarà scegliere tra mutuo a tasso fisso o variabile. Dopo un periodo di tassi elevati nel 2023 e 2024, finalmente assistiamo a una tendenza al ribasso che potrebbe rendere le condizioni di finanziamento più favorevoli. Ma quale opzione conviene davvero?
- Tasso fisso: Garantisce la stabilità della rata per l’intera durata del mutuo. Con il fisso sai esattamente quanto spenderai ogni mese, facilitando la gestione del budget e evitando sorprese. Attualmente, il miglior tasso fisso si attesta intorno al 2,35%, rendendolo la scelta più sicura, soprattutto per mutui con durata superiore ai 5 anni.
- Tasso variabile: Solitamente offre condizioni iniziali più vantaggiose, ma comporta il rischio che, in caso di ripresa dell’inflazione, la BCE possa aumentare i tassi, facendo salire le rate. Inoltre, dall’inizio del 2023 il tasso variabile (circa 3,18%) è stato superiore al fisso, una situazione che ricorda gli anni difficili del 2008.
- Tasso misto: Inizi con un tasso fisso o variabile e, dopo un periodo prestabilito (da 1 a 10 anni), puoi decidere se mantenere il tasso scelto o cambiarlo.
- Tasso variabile con CAP: La rata varia come in un mutuo a tasso variabile, ma esiste un limite massimo oltre il quale il tasso non può salire, proteggendoti da aumenti eccessivi.
- Tasso variabile a rata costante: In questo caso, l’importo della rata rimane invariato, mentre è la durata del mutuo a variare in funzione delle fluttuazioni del tasso.
- Il tasso fisso si basa sull’EurIRS, bloccato al momento della firma del mutuo, garantendo così la stabilità della rata.
- Il tasso variabile, invece, si fonda sull’Euribor: le sue variazioni influenzano direttamente l’importo delle rate.
Se possiedi già un mutuo, puoi approfittare della riduzione dei tassi attraverso la surroga (cambio banca senza costi aggiuntivi) o la rinegoziazione (trattativa con la banca per abbassare il tasso), strumenti che dal 2007 sono resi ancora più accessibili dalla Legge Bersani.
Conclusioni
Nel 2025 la scelta tra mutuo fisso e variabile dovrà basarsi sulle tue esigenze e sulla tua capacità di gestire eventuali oscillazioni. Se preferisci la sicurezza e la certezza di una rata costante, il tasso fisso è la soluzione ideale. Se, invece, sei disposto a correre qualche rischio per approfittare di eventuali ulteriori ribassi, potresti considerare il tasso variabile o una delle sue varianti intermedie. In ogni caso, informarsi e confrontare le offerte è fondamentale per fare la scelta giusta e realizzare il sogno di acquistare casa in modo consapevole.