Clicca qui sotto per sfogliare il menu

mercoledì 6 luglio 2011

Crisi del mercato immobiliare. La proposta di ANAMA

Aggiornamento continuo con crediti formativi e obbligatorietà della forma scritta per regolare i rapporti tra clientela ed operatori. Sono alcune delle proposte presentate al Parlamento dall'associazione di categoria di Confesercenti, per fronteggiare la crisi con una maggiore qualità dei servizi

Il settore immobiliare sta vivendo un momento difficile. Le compravendite sono scese a 609.145 atti, dati anno 2009, con un calo rispetto all’anno precedente dell’ 11,3%. Dal 2006 picco di mercato con le 845.051 compravendite il calo è del 27,9% e tutto in soli tre anni. Gli operatori immobiliari dell’intermediazione iscritti alla Camera di Commercio sono 73 mila, ai quali vanno aggregati altri 30 mila soggetti che si propongono come consulenti del settore, portando il dato ad oltre 100 mila addetti. Se a tutto questo ci aggiungiamo la soppressione del ruolo mediatori (anche se resta obbligatorio l'esame in Camera di Commercio per poter esercitare la professione), avvenuto a seguito del recepimento da parte del Governo della direttiva europea sulle liberalizzazioni del mercato, si ha il quadro di sfiducia e di preoccupazione che permea il settore da mesi. A.N.A.M.A. celebra il suo congresso quadriennale il 23 e il 24 giugno a Roma in questo clima di incertezza lanciando un messaggio positivo e di grande respiro.

Fare delle realtà operative nel settore dei servizi all’immobiliare un insieme di “imprese guidate da professionisti”, dove la competenza e la professionalità degli addetti siano le regole base di ogni agenzia. A questo proposito l’associazione degli agenti d’affari in mediazione della Confesercenti ha elaborato un canovaccio legislativo per immettere nelle norme e nei regolamenti vigenti obblighi formativi e percorsi professionali di qualità. Corsi di formazione, praticantato e crediti formativi sono le parole d’ordine di A.N.A.M.A. che vede nel recupero della credibilità verso i consumatori e nell’aggiornamento continuo dei suoi operatori la chiave di volta della professione.

Agenti immobiliari, mediatori del credito, agenti d’affari in mediazione sono l’arcipelago professionale entro il quale si sprigiona l’azione di tutela e di garanzia di A.N.A.M.A. oltre alla rappresentatività dei grandi gruppi immobiliari in franchising.

Giovedì 24 giugno è stata presentata ai rappresentanti parlamentari e governativi “la proposta di legge A.N.A.M.A. “ che punta al ringiovanimento dell’intero settore, snellendo le procedure d’accesso e caricando di valore l’aggiornamento e la professionalità degli addetti. Saranno presenti il sen. Mario Mantovani, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e responsabile PDL per le politiche della casa; l’on. Andrea Lulli, capo gruppo PD nella commissione attività produttive della Camera dei Deputati oltre all’on. Michele Vietti vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera dell’Unione di Centro e membro della commissione Giustizia e il dirigente Tripodi del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le proposte normative

A.N.A.M.A. è convinta che sia venuto il momento di cambiare atteggiamento verso i consumatori e il mercato. L’agente immobiliare e gli operatori di settore devono comprendere che solo attraverso forti dosi di professionalità e competenza si potrà gareggiare in un settore fortemente competitivo e concorrenziale.
A rafforzare questo dato vi sono le novità che vengono dall’Europa e quelle del Governo italiano che intendono sburocratizzare la società che lavora, rendendo più facile intraprendere e dare vita ad iniziative commerciali e di servizio.
Per contribuire a questa linea politica e dare garanzie al mercato A.N.A.M.A. suggerisce delle regole che possono dare più trasparenza negli scambi commerciali e certezza del diritto.

Si parla quindi di un accesso all’attività professionale attraverso due percorsi:
a) corso abilitante presso gli enti di formazione accreditati con verifica finale della Regione;
b) corso e praticantato, tenendo fermo il requisito del titolo di studio.

Questo per garantire la scolarità minima agli operatori (diploma di scuola media superiore) ed un percorso formativo fatto di corsi di formazione e di pratica sul campo.
Poi si è pensato di istituire i crediti formativi, utili all’aggiornamento sistematico degli agenti già in attività, obbligandoli ogni due anni ad acquisire quelle informazioni normative e procedurali necessarie per assistere con competenza e professionalità i clienti.

Altra importante novità è rappresentata dall’imposizione della forma scritta nei rapporti tra la clientela e gli operatori immobiliari in regola. Con questo provvedimento si contribuisce energicamente alla lotta contro l’attività abusiva e alla regolamentazione del mercato delle offerte immobiliari, alle volte troppo confuso e disordinato.
A.N.A.M.A. ha pensato anche ad un riordino delle incompatibilità con rafforzamento della terzietà dell’agente intermediario oltre alla semplificazione della legislazione non settoriale sull’attività dell’intermediazione immobiliare (responsabilità dell’agente nella registrazione delle scritture private; dichiarazione in atto degli estremi delle fatture; antiriciclaggio).
Infine A.N.A.M.A. auspica l’introduzione di norme in linea con gli indirizzi europei per dare alle imprese dell’intermediazione immobiliare e creditizia, sia organizzate in ditte individuali che in forma societaria o organizzata, una forte opportunità di sviluppo.

- Il Sole 24 Ore, Edilizia e immobili, 30 giugno 2011