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venerdì 26 gennaio 2024

Inizia il conto alla rovescia per il possibile taglio dei tassi BCE: impatti sulle rate del mutuo

La Banca Centrale Europea (BCE) ha confermato la stabilità dei tassi di interesse per le operazioni di rifinanziamento principali, di rifinanziamento marginale e per i depositi presso la banca centrale al 4,50%, 4,75% e 4% rispettivamente. La decisione, presa in risposta alle incertezze economiche globali, è guidata dalla cautela, malgrado l'effetto base al rialzo sull'inflazione legato all'energia. La BCE, in dichiarazione ufficiale, ribadisce l'impegno per il ritorno tempestivo dell'inflazione al 2% a medio termine.

L'attenzione ora si sposta verso possibili tagli dei tassi, indicativamente previsti verso la metà dell'anno, con ulteriori dettagli attesi dalla riunione di marzo. Gli esperti ritengono che tale mossa potrebbe influenzare positivamente i mutui a tasso variabile, con impatti previsti da aprile e una significativa riduzione delle rate nella seconda metà dell'anno. Tuttavia, la BCE rimane cauta, monitorando segnali positivi della fine della crisi inflazionistica.

L'associazione Codacons sottolinea che, nonostante la decisione di mantenere i tassi, gli italiani affrontano ancora rate di mutuo elevate. La migliore offerta di mercato per un mutuo a tasso variabile da 150.000 euro per 30 anni mostra un aumento annuo di spesa di +5.500 euro rispetto ai tassi del 2021.

Gli esperti suggeriscono che i tagli potrebbero avvenire durante l'anno, ma con una certa cautela. La BCE valuterà attentamente i dati macroeconomici prima di prendere decisioni significative. Il calendario delle prossime riunioni Bce offre possibili finestre di cambiamento nei tassi il 7 marzo, l'11 aprile, il 6 giugno, l'18 luglio, il 12 settembre, il 17 ottobre e il 12 dicembre del 2024.


Luca Vona

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